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Milan, senti Hauge: “Passare in rossonero grande cambiamento per la mia vita. Ogni tanto Ibra mi fa da… traduttore”

Hauge (getty images)

"Seguivo Drogba, Lampard, Mata. Quando sono cresciuto ho iniziato a guardare Eden Hazard. È lui il mio preferito”

Redazione ITASportPress

Jens Petter Hauge, giovane centrocampista o esterno avanzato classe 1999 del Milan, ha rilasciato un’interessante intervista al The Athletic nella quale ha parlato di tanti temi legati al suo passaggio in rossonero avvenuto lo scorso ottobre.

Hauge: "Milan grande cambiamento. E su Ibra..."

 Hauge Milan

"Il mio trasferimento dal Bodo Glimt al Milan? Stavo parlando con i miei agenti per fare un plan. Volevo passare al turno successivo dei Preliminari di Europa League con il Bodo Glimt vincendo la partita contro il Milan. Il Bodo in quella fase aveva 18 o 19 punti di vantaggio in campionato sulla seconda in classifica ed ero fiducioso che anche se fossi andato via io, avrebbero vinto lo scudetto", ha spiegato Hauge. "Penso fosse il momento giusto per me per lasciare il mio club. Milan? È andato tutto veloce. Mia madre pensava che fosse un grande passo per me trasferirmi a Milano e in Italia, una nuova lingua da conoscere e cose del genere. Abbiamo quasi 50.000 persone che vivono qui a Bodo. È un po’ piccolo, soprattutto ora che vivo in una grande città, quindi, ovviamente, è un grande cambiamento".

Sul suo percorso per diventare calciatore: "Quando ero giovane ho iniziato a guardare i giocatori che erano bravi con entrambi i piedi. Sembrava una buona qualità da avere. Seguivo Drogba, Lampard, Mata, ma quando sono cresciuto un po’ di più ho iniziato a guardare Eden Hazard. È lui il mio preferito".

Infine un pensiero sul Milan: "Sono contento della mia scelta, mi sto divertendo ogni giorno. Posso imparare cose nuove sulla squadra, sulla lingua e sulla città. Sulla lingua posso dirti che all'inizio conoscevo solo alcune parole chiave del calcio in modo che potevo capire quello che veniva detto in campo. Quando senti i suoni e le parole ogni giorno inizi ad impararli molto velocemente. A volte Ibrahimovic traduce per me", ha raccontato il classe 1999.

 Ibrahimovic (getty images)
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