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Mirabelli (getty images)
Interessante intervista rilasciata a TMW nel corso della rubrica A tu per tu da parte di Massimiliano Mirabelli, ex dirigente del Milan. Dall’idea di una coppa d’élite - la Superlega - fino alle vicende relative alla squadra rossonera con particolar eriferimento al tema rinnovo Donnarumma.
"Credo che in ogni competizione debba prevalere la meritocrazia. Ma nessuno deve puntare il dito contro Agnelli e gli altri, sono più preoccupato del calcio oggi che quando è nata la Superlega", ha detto Mirabelli. "È stato lanciato un grande grido d’allarme da parte dei vari club interessati. E sottovalutare questo allarme sarebbe davvero dannoso. Pensare di mettere alla porta Agnelli, Marotta e gli altri soggetti interessati sarebbe grave". "Se sentiremo parlare ancora di Superlega? Da uomo di calcio sarei più contento se la UEFA con i suoi rappresentanti trovasse un punto d’incontro: i fondatori della Superlega non sono i cattivi e la UEFA non è la parte buona. Vanno trovate delle soluzioni dando comunque priorità alla meritocrazia. Agnelli, Florentino Perez e tutti i soggetti coinvolti non sono ammattiti tutto d’un tratto. Serve un tavolo per trovare un punto d’incontro. Se pensiamo di dividere le persone è la morte del calcio. Spero che i soggetti interessati trovino un accordo".
Passando al Milan: "Rinnovo Donnarumma? Indipendentemente da come andrà a finire è già finita male. È un patrimonio del Milan, se arrivi a trattare alla fine ti fai male". E in generale sul mercato che sarà: "Bisogna tenere il freno e far capire che chi comanda il gioco sono le società e non i procuratori. Le società hanno tutti gli strumenti per comandare il gioco. Ed è stato dimostrato".
Sul suo futuro: "Mi sono sempre documentato. Aspetto un progetto dove lasciare una traccia indelebile. Mi sento pronto per fare qualcosa di importante. Non mi interessano né una poltrona e né un contratto, voglio lasciare qualcosa di importante nella storia del club dove andrò a lavorare".
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