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Modena, l’ex Caliendo: “Lascio dopo le minacce”

Caliendo ha trattato la cessione fino agli ultimi giorni anche con l'architetto Carmelo Salerno, prima di cedere la società, appunto, a Taddeo

Redazione ITASportPress

"Pieno di rabbia, ma convinto di aver preso la decisione giusta. Spero solo che a chi mi succederà sarà permesso lavorare e fare il meglio per la squadra, perché per me non è stato così". Antonio Caliendo, ex procuratore di Roberto Baggio e David Trezeguet, si accomiata così da Modena, dopo aver ceduto il club di serie C all'ex presidente del Varese, Aldo Taddeo. Caliendo, da oggi dunque ex patron del club gialloblù, in un'intervista all'ANSA parla della decisione presa anche, se non soprattutto, a seguito della tentata aggressione da parte alcuni tifosi "armati di spranghe e bombe carta" avvenuta quando si trovava, martedì sera, all'interno della sede del Modena Fc: "dopo quello che è successo continuare sarebbe stato impossibile - dice -. Pensate, io non mi sento modenese, eppure ho investito, da solo, tantissimi soldi nella società e ho fatto di tutto affinché non fallisse. Sono altri, che stanno intorno alla squadra, che hanno fatto di tutto per vederla fallita, per vederla cancellata dal calcio. Il Comune? Sì, intendo il Comune e anche chi per otto mesi ha fatto finta di voler acquistare il club". Il Modena, alla settima sconfitta in sette giornate, è fanalino di coda e non ha più uno stadio di casa, il 'Braglia', dopo che il Comune ha firmato lo sfratto a seguito di "gravi inadempienze". Caliendo ha trattato la cessione fino agli ultimi giorni anche con l'architetto Carmelo Salerno, prima di cedere la società, appunto, a Taddeo.