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Infantino, getty images
Gianni Infantino parla in conferenza stampa alla vigilia dell'inizio del Mondiale in Qatar. Il numero uno della FIFA ha aperto il torneo in vista della cerimonia d'apertura e ha sottolineato diversi temi relativi alle polemiche che hanno accompagnato e che ancora oggi accompagnano questa rassegna iridata.
"Oggi mi sento qatarino. Oggi mi sento arabo. Oggi mi sento africano. Oggi mi sento gay. Oggi mi sento disabile. Oggi mi sento un lavoratore migrante", ha esordito Infantino. "Quello che sta accadendo in questo momento è profondamente, ingiusto. Le critiche al Mondiale sono ipocrite. Per quello che noi europei abbiamo fatto negli ultimi 3.000 anni dovremmo scusarci per i prossimi 3.000 anni, prima di dare lezioni morali agli altri. Queste lezioni morali sono solo ipocrisia".
E ancora: "Io so cosa significa essere discriminati, essere vittima di bullismo. Da bambino venivo preso di mira perché avevo i capelli rossi e le lentiggini, inoltre ero italiano, quindi immaginate".
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