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Morte Ciro Esposito, la Cassazione conferma la condanna a De Santis

L'ultrà romanista dovrà scontare 16 anni di reclusione per i tragici fatti che hanno preceduto la finale di Coppa Italia 2014

Redazione ITASportPress

Daniele De Santis è colpevole dell’omicidio di Ciro Esposito ed è stato condannato a 16 anni di reclusione.

Questa la sentenza definitiva, pronunciata dalla Cassazione, sui tragici fatti avvenuti a margine della finale di Coppa Italia del 2014, giocata l'11 maggio all'"Olimpico" di Roma tra Fiorentina e Napoli.

Prima dello svolgimento della partita De Santis, ultrà romanista, aveva partecipato a un agguato a tre tifosi del Napoli e alla polizia, nel quale ebbe la peggio De Santis, scomparso poi il 24 giugno dopo un mese e mezzo di agonia.

La Suprema Corte ha respinto il ricorso di De Santis contro il verdetto di appello che gli aveva ridotto la condanna da 26 a 16 anni di carcere.

Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, ha così commentato la sentenza: "Volevo la verità e l'ho avuta: non mi interessa quanti anni si fa De Santis ma solo che siano state definite le sue responsabilità".