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Moscardelli: “Non taglio la barba, ho paura che mio figlio non mi riconoscerebbe”

L'attaccante dell'Arezzo: "Ancora non mi sono stufato di giocare. Finché tiene il fisico e qualcuno mi vuole..."

Redazione ITASportPress

Tra campo, barba, social network e futuro. Davide Moscardelli si racconta in un'intervista rilasciata all'edizione online di Firenze di Repubblica.it; ecco quanto dichiarato dall'attaccante dell'Arezzo: "L'anno scorso inizialmente avevo difficoltà a sbloccarmi. Tutti aspettavano il gol, ma mi sostenevano perché vedevano che ce la mettevo tutta. Era solo una questione di tempo e mi sono sbloccato".

SOCIAL - "Vado a periodi. L'avvio in questo campionato non è stato dei migliori. Andavamo male. E il mio primo pensiero non era pubblicare sui social. Non ho voluto fare niente, sarebbe stato irrispettoso. Seguire i social è divertente per staccare anche dalla monotonia, ma da inizio campionato non è mai stato il mio primo pensiero. Mi hanno fatto diventare uomo social con fotomontaggi, post. Tutto è nato per caso, è stato divertente. E allora anche io ho iniziato a stare al gioco".

TIFOSI - "Vedono che voglia metto in campo e quando vado via restano legati alla persona più che al calciatore. Un valore che nel calcio di oggi è difficile trovare".

BARBA - "Mio figlio ha 4 anni e mi ha sempre visto così. Dovessi tagliarla ho paura non mi riconoscerebbe".

RIMPIANTI - "Qualcosina avrei potuto cambiare nella mia carriera, ma sono contento. Certo, non sono diventato milionario...".

FUTURO - "Ancora non mi sono stufato di giocare. Finché tiene il fisico e qualcuno mi vuole...".