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SPECIAL ONE

Mourinho: “Vincere è nel mio DNA. Nessuno lo vuole più di me”

Redazione ITASportPress

Il futuro mister della Roma tra Europeo e racconti personali

Torna a parlare José Mourinho e lo fa al Times, in un'intervista con Henry Winter. Lo Special One si è soffermato sugli Europei ma anche sui suoi valori come allenatore. Un mister dal DNA vincente, come nessuno al mondo a detta sua...

EURO 2020 - "Agli Europei non credo ci saranno sorprese. Per me Francia, Germania, Italia, Belgio, Spagna, Inghilterra, Portogallo sono tutte sullo stesso livello. Cristiano Ronaldo? Lui si pone un obiettivo e fa di tutto per arrivarci. Ad esempio in questo momento vuole batter il record di Ali Daei. Lui è a quota 109, Cristiano a 104. Non lascerà la nazionale prima di avere conquistato il primato. È fatto così. Ho il massimo rispetto per lui, ma non solo per lui. Anche per gente come Ibrahimovic oppure uno come Pandev. È stato mio giocatore quando vincemmo il Triplete dieci anni fa, adesso va a fare l’Europeo a 38 anni", ha detto Mourinho.

DNA VINCENTE -  "Come si fa ad ottenere il massimo dai calciatori? È facile quando i giocatori, la società e lo staff condividono i tuoi valori. Questo è importantissimo. Faccio un esempio: alcuni allenatori multano chi si presenta in ritardo, io no. Io non voglio punire. Voglio semplicemente che certe cose non avvengano. E se tutto l’ambiente condivide questa mia priorità allora non è necessario punire chi sgarra. Perché può capitare a chiunque di trovare traffico o di dormire mezz’ora in più. La voglia di vincere è nel mio DNA. Io non ho mai conosciuto una persona che ha più voglia di vincere e più passione di me. Sono fatto così. Io non ho bisogno di vincere un altro trofeo per dimostrare il mio valore. Si va avanti per passione, per fame, per voglia".