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Mutu si racconta: “All’Inter volevano solo Ferrari e Lamborghini. Una volta dovetti scappare da Peruzzi…”

BERGAMO, ITALY - DECEMBER 21:  Adrian Mutu of AC Cesena gestures during the Serie A match between Atalanta BC and AC Cesena at Stadio Atleti Azzurri d'Italia on December 21, 2011 in Bergamo, Italy.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

"Ero nella squadra con tutti gli idoli che apprezzavo e ammiravo..."

Redazione ITASportPress

Nel corso di una diretta Instagram in compagnia dell'ex collega Sebastien Frey, Adrian Mutu, ex attaccante, ha racconto diversi aneddoti degli inizi della sua carriera. In modo particolare il rumeno si è soffermato sul primo vero top club che aveva deciso di puntare su di lui: l'Inter.

Una parentesi durata poco ma che lo ha visto essere protagonista di alcuni episodi davvero curiosi come quello avvenuto con il portiere dell'epoca Angelo Peruzzi: "Arrivai all’Inter a dicembre, avevo circa 20 anni. C’erano Ronaldo, Baggio, Zamorano, Zanetti, Recoba, Panucci, Vieri, Peruzzi, Blanc, Di Biagio, Seedorf, Cordoba, ed erano tutti i miei idoli. Condividevo lo spogliatoio con loro: li ammiravo e apprezzavo. Una volta, durante un allenamento, nel corso di una partitella ci venne dato un calcio di rigore. Ero in squadra con Baggio e gli chiesi di poter batterlo io. Ero arrivato da dieci giorni, feci un pallonetto a Peruzzi e colpii la traversa. In quel momento si alza 'l’orso' Peruzzi e inizia a rincorrermi. Dovetti scappare fino al terzo campo e non sono più tornato fino a quando non mi accertai che lui era andato via".

FERRARI E LAMBORGHINI - Ma Mutu ha ricordato anche un'altra curiosità relativa all'Inter ed in particolare riguardante Vieri e compagni: "Dopo un po' di tempo dal mio arrivo all’Inter mi hanno dato una macchina. Ero in autostrada e sento arrivare da dietro Vieri. Aveva una Ferrari. Mi ha guardato, ha riso ed è volato via. Sono arrivato alla Pinetina un quarto d'ora dopo. Volevo parcheggiare ma uno mi ha detto che lì potevano starci solo Ferrari e Lamborghini. Sono dovuto andare al terzo parcheggio e mi sono fatto tutta la strada a piedi. Tornato a casa ho chiamato il mio procuratore per chiedergli del primo stipendio, perché lì volevano solo Ferrari e Lamborghini".