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Napoli, l’ex Zuniga: “James Rodriguez un mostro. Il mio addio? Troppe sofferenze, dovevo staccare…”

Il colombiano ha parlato del suo ritiro e del connazionale vicino all'approdo in azzurro

Redazione ITASportPress

Lunga ed interessante intervista rilasciata a Il Mattino dall'ex esterno del Napoli Juan Camilo Zuniga. Il colombiano si è raccontato a tuttotondo senza tralasciare importanti dettagli sul suo passato e sul ritiro dal calcio giocato. Poi, su James Rodriguez, connazionale accostato al club di De Laurentiis, l'ex esterno ha voluto dire la sua, consigliando il giocatore e la stessa società partenopea.

RITIRO - Parte dalle noti dolenti Zuniga e parla della sua decisione di dire addio al calcio giocato: "Ho smesso per il problema al ginocchio? Diciamo di sì, ma anche perché la testa mi aveva detto di farlo. Dopo tante sofferenze era arrivato il momento di staccare e godermi la famiglia". E nella decisione del classe '85, fu decisiva l'operazione subita nel 2013: "Ero felice in quel momento. Avevo appena rinnovato con De Laurentiis. Non avrei mai immaginato che sarebbe stato l'inizio di un calvario. Il ginocchio non guariva e sono passati mesi e mesi. Persi la fiducia, qualcosa non funzionava più. Ho la coscienza pulita, ho sempre dato il 100%. Mi dispiace perché poi con Sarri avrei giocato molto volentieri".

JAMES RODRIGUEZ - Sul mercato e il possibile arrivo del connazionale al Napoli: "James è un mostro, di gambe e di testa. L’uomo che può far fare il salto di qualità agli azzurri: ho giocato spesso con lui nella Colombia e quello che adoro di lui è la mentalità. Non vuole perdere, proprio non accetta la sconfitta, non conosce questa parola. Ogni volta che eravamo sotto nel punteggio lui diceva date la palla a me, ci penso io…", ha detto Zuniga che poi ha aggiunto: "Sarebbe un affare per il Napoli, ma anche per lui. Nei due anni al Bayern Monaco ha perso un po' la fiducia in se stesso, deve tornare a prendere coscienza di quanto è forte. Viene da un periodo complicato e Ancelotti che lo conosce e lo stima può fare la differenza per lui". "Se Napoli è il posto giusto per rilanciarsi? Se giochi a Napoli, poi puoi giocare in ogni parte del mondo. Perché non trovi da nessuna parte un pubblico così appassionato, desideroso di vincere a ogni costo, che considera due sconfitte consecutive come una catastrofe, la fine del mondo e quasi fa venire la gastrite a un giocatore per il dispiacere che è stato capace di procurare ai tifosi. Però, alla fine, tutto questo è un bene: perché ti spinge ad allenarti il meglio possibile, a curarti in ogni momento del giorno, a distrarti poco. James qui si troverebbe a meraviglia, non c’è dubbio".