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Prime parole di Mario Rui da giocatore del Napoli; ecco quanto dichiarato dal terzino portoghese ai taccuni de Il Mattino: "Mostrerò la mia grinta, la mia determinazione, la mia grande voglia di riscatto. Vengo da un anno difficile e in questa stagione mi voglio riprendere tutto quello che non sono riuscito ad avere nello scorso campionato. Se avrò continuità, posso anche trovare la convocazione con il Portogallo".
SCUDETTO - "Sono arrivato da poco e mi ha colpito questa convinzione che regna sovrana tra i miei compagni. Ed è una cosa coinvolgente. Io quando ero alla Roma, da avversario, ero convinto che a loro mancasse davvero poco per poter puntare a vincere il campionato. La storia degli ultimi anni dice Juventus. Però, se la bellezza conta, è il Napoli davanti a tutti. Roma? Spero che possano fare bene, ma l'importante è che arrivi dietro di noi".
SARRI - "Mi dà una voglia matta lavorare con lui: quando l'ho conosciuto all'Empoli ero solo un terzino che pensava a spingere e a fare cross. È arrivato lui e mi ha detto che per crescere dovevo migliorare la fase difensiva".
PATENTE - "Non ce l'ho perché non guido, ci ha sempre pensato mia moglie Renata ad accompagnarmi al campo. A Roma, invece, fu Ruediger a prendere il suo posto. Adesso per andare a Castel Volturno toccherà a mia moglie all'inizio, ma abbiamo due figli e non sarà semplice. Mi sa che devo prendere la patente. A Roma mi ero iscritto alla motorizzazione, ora devo riprendere con le lezioni di guida".
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