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Napoli, Tonelli: “Scudetto? Come la boxe, serve l’ultimo cazzotto. Amo Cannavaro. Sul San Paolo…”

Lunga intervista rilasciata dal difensore dei partenopei ai microfoni di "Radio Goal", programma in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli

Redazione ITASportPress

I centrali titolari sono lo spagnolo Raul Albiol ed il senegalese Kalidou Koulibaly, ma Lorenzo Tonelli si è dimostrato importante in queste ultime due stagioni sia per lo spogliatoio che in campo perché quando è stato chiamato in causa da Maurizio Sarri, suo allenatore già ai tempi di Empoli, ha sempre risposto presente.

Dallo Scudetto, la Juventus capolista è distante 2 punti, al Sassuolo, prossimo avversario in campionato, e non solo. Questi sono solo alcuni dei tanti argomenti trattati dal difensore del Napoli ai microfoni di "Radio Goal", programma in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli; ecco le sue dichiarazioni:

SCUDETTO - "Ci aspettano nove finali da vincere. Siamo pronti per giocarci un pezzo di storia, sarà entusiasmante. La Juventus ha un certo tipo di fatturato ed è campione d'Italia in carica da sei anni, quindi noi non abbiamo nulla da perdere e questo Sarri non fa altro che ripetercelo. Nel nostro piccolo stiamo facendo un miracolo perché non siamo obbligati a vincere. Ci dobbiamo provare, è come un incontro di pugilato: cercheremo di dare l'ultimo cazzotto. Possiamo farcela anche perché fisicamente stiamo bene, le squadre di Sarri proprio in questo periodo della stagione si esprimono al meglio. Io e altri miei compagni veniamo dall'Empoli, qualche anno fa giocavamo lo spareggio per non retrocedere in Serie C e ora ci giochiamo lo Scudetto: Abbiamo una fame dentro che è davvero difficile da descrivere. Abbiamo analizzato il calendario e sulla carta la Juventus ha due gare più complicate rispetto a noi, ma sono discorsi che lasciano il tempo che trovano".

SASSUOLO - "In Serie A non esistono gare facili, e la gara della Juventus contro la SPAL ne è la dimostrazione. E' una finale: ogni partita ha una storia a sé".

SARRI - "Lo conosco dai tempi di Empoli, è rimasto sempre lo stesso. Ha una bella dote: ti fa capire che ogni obiettivo equivale allo Scudetto. Ad Empoli, per esempio, il nostro Scudetto era la salvezza".

SAN PAOLO - "L'unico appunto da fare è relativo alla presenza della pista d'atletica. Se i nostri tifosi fossero più vicini al campo il San Paolo sarebbe una bolgia incredibile, con la voce riuscirebbero a muovere il pallone".

DA CANNAVARO... - "E' il mio modello, il mio idolo. Raramente per un personaggio importante mi scompongo, ma quando l'ho visto il cuore ha iniziato a battere forte come se fossi un bambino. Faccio questo ruolo per Cannavaro, lo amo proprio".

...A TEVEZ - "E' l'attaccante più forte che ho mai affrontato, era imprendibile".

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