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Italia, a far male all’Inghilterra ci pensa Retegui di Canicattì

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Scorre sangue siciliano nelle vene della punta italiana

Redazione ITASportPress

L'ariete del Ct Roberto Mancini per trascinare l'Italia al Campionato Europeo del 2024 è Mateo Retegui, 23 anni, da San Fernando, Grande Buenos Aires, attaccante del Tigre, di proprietà del Boca Juniors. La punta che ha realizzato 28 gol in 46 match di campionato col Matador, come è chiamato il club proprio di San Fernando, ha sangue siciliano. Il papà Carlos José, 53 anni, detto il Chapa, campione di hockey su prato e poi c.t. vincente (oro olimpico maschile nel 2016 e oro mondiale femminile), alla Gazzetta ha spiegato le origini italiane di Mateo: «Ha passaporto grazie al nonno materno Angelo Dimarco, che venne in Argentina ed era delle parti di Canicattì, provincia di Agrigento. Mateo al Tigre deve tutto, perché è il club che l’ha lanciato, ha avuto fiducia in lui, si trova bene lì con i compagni, i dirigenti, lo staff tecnico, fino a fine anno non si muove...». Il padre di Retegui poi racconta come è nata la sua passione per il calcio. «Prima, da ragazzino, giocava da volante, il centrocampista davanti alla difesa, nelle giovanili del River. L’ha fatto dai 9 ai 14 anni, poi ha lasciato perché era fortissimo anche nell’hockey prato, lo sport di famiglia, è stato anche nazionale giovanile. Finché a 15 anni, quando praticava entrambi gli sport, l’ha “riscoperto” uno scout del Boca e l’ha convinto a giocare a “futbol”».

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