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Italia, Mancini: “Metterò giocatori freschi contro la Germania”

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Domani sera la Nazionale affronterà la Germania nel quinto e ultimo incontro di questa finestra di giugno. Il Ct annuncia di voler far esordire anche Scalvini, Luiz Felipe e Caprari e sull’atalantino dice: “Diventerà un grandissimo...

Redazione ITASportPress

Da Londra a Bologna, poi a Cesena e di nuovo in Inghilterra (Wolverhampton), fino all’ultimo trasferimento di questa mattina a Monchengladbach. È stato un giugno intenso e itinerante quello della Nazionale di Roberto Mancini, che domani sera (ore 20.45, diretta su Rai 1 – arbitra il romeno Kovacs) concluderà il ‘tour de force’ fatto di cinque partite in due settimane affrontando nuovamente la Germania dieci giorni dopo l’1-1 di Bologna nel match di esordio della terza edizione della UEFA Nations League. Dopo le prime tre partite gli Azzurri sono imbattuti e guidano il Gruppo 3 della Lega A a quota 5 punti, con una lunghezza di vantaggio sull’Ungheria, due sulla Germania e tre sugli inglesi.

“Metterò giocatori freschi – annuncia Roberto Mancini in conferenza stampa - è l'ultima e non è facile. La Germania gioca bene, forse anche meglio rispetto al passato. Hanno tanti giocatori di talento e hanno un ottimo possesso palla. Tengono bene il campo, stanno alti, pressano: sono una delle squadre migliori”. Il nuovo corso azzurro, inaugurato all’indomani della netta sconfitta con l’Argentina nella ‘Finalissima’ di Wembley, sta andando oltre le migliori aspettative anche a detta del Ct. Nelle gare con Germania, Ungheria e Inghilterra si è vista infatti in campo un’Italia determinata, coraggiosa e soprattutto vogliosa di recuperare quel terreno perduto dopo la delusione per la mancata qualificazione al Mondiale di Qatar.

“Sono stati giorni belli – il bilancio di questo lungo raduno – prima di tutto per lavorare. La squadra ha fatto cose ottime e ho visto dei ragazzi che possono avere un grande futuro. La sconfitta con l’Argentina mi è dispiaciuta, ma era la seconda volta dopo il match con la Francia di quattro anni fa in cui non abbiamo giocato bene e perso giustamente. Due partite in quattro anni ci possono stare”.

Il Ct ha puntato sui giovani, lanciando ben nove esordienti e ottenendo risposte positive. I tanti cambi, inevitabili dovendo scendere in campo ogni tre giorni, non hanno snaturato l’identità di una Nazionale che continua a giocare un calcio propositivo, fatto di scambi in velocità e verticalizzazioni improvvise: “È fondamentale che i più giovani in questi 25 giorni si siano allenati con calciatori più esperti. Possono essere migliorati a livello di personalità. Pensavo potessero fare un po' più di fatica. Abbiamo fatto un buon lavoro, ma c'è tanto ancora da fare”. Al lungo elenco degli esordienti mancano all’appello solo Scalvini, Luiz Felipe e Caprari: “Cercherò di far debuttare tutti e tre – annuncia il Ct – anche perché crediamo molto in loro. Scalvini è molto bravo, tecnico, ha un bel fisico e può giocare in due ruoli. Deve solo fare esperienza, diventerà un grandissimo calciatore. Luiz Felipe può diventare importante così come Caprari, che è stato infortunato per 15 giorni”.

Un tasto dolente di questa Nazionale è lo scarso feeling con il gol. Sono state solo tre le reti realizzate dagli Azzurri nelle ultime quattro partite, tutte firmate da centrocampisti (due di Pellegrini e una di Barella). È mancato un po’ di cinismo sotto porta, come confermano le occasioni in serie fallite a Wolverhampton da Frattesi, Tonali, Scamacca e Di Lorenzo: “Quando saremo dominanti e fluidi in fase realizzativa saremo un passo avanti. La mediana deve essere molto offensiva, quando c'è un giocatore a copertura gli altri devono attaccare. Contro l'Ungheria lo hanno fatto spesso, con l'Inghilterra un po' meno. Scamacca deve imparare a muoversi, essere collegato con la squadra, visto il fisico deve farla salire. Deve iniziare a prendere decisioni in area di rigore, capendo dove può andare a finire la palla. Se sta fermo in area, il pallone difficilmente arriva”.

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