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Italia, Mancini: “Serie A divertente. Ci aspettano due gare non semplici. Su Zaniolo e Kean…”

Gli azzurri preparano le sfide contro Armenia e Finlandia

Redazione ITASportPress

La Nazionale si ritrova a Bologna, dopo la pausa estiva, per le partite di qualificazione ad Euro 2020 che vedranno gli azzurri impegnati in Armenia e in Finlandia.

Roberto Mancini, ct dell'Italia, ha parlato in conferenza stampa in vista della doppia sfida. Ecco le sue parole:

SERIE A - Il commissario tecnico parte subito da un'analisi del campionato italiano dopo le prime due giornate: "Tanti gol? Io che vedo le partite mi diverto, magari l'allenatore che li subisce non tanto. Probabilmente le difese vanno ancora registrate ma abbiamo visto partite belle, combattute. Come in Inghilterra. Certo, bisogna avere equilibrio ma credo che sia questione risolvibile in qualche settimana".

GIOCATORI - Sugli infortunati e, quindi indisponibili: "Mi dispiace soprattutto per Giorgio, Piccini e Pavoletti, che hanno avuto infortuni un po' più gravi. Speriamo di recuperarli nei mesi successivi. Per il resto siamo a inizio stagione, qualche problema in più ci può stare". E sulla differenza di preparazione atletica, con gli avversari più avanti di condizione: "A inizio stagione può capitare di affrontare giocatori di campionati quasi a metà, la condizione fisica dei nostri non potrà essere alla pari di quella di chi gioca da mesi consecutivamente. Però conterà anche la tecnica".

ESCLUSI - Sul recente caso di Zaniolo e Kean, esclusi per motivi disciplinari, Mancini è stato chiaro: "Sicuramente mi faranno comodo più avanti. A me non piace mai lasciare a casa qualcuno, ma spero che serva a loro per il futuro. Sono giovani, abbiamo dato loro una grande possibilità in Nazionale e devono imparare a capire la necessità di comportarsi bene. Questa decisione può essere più importante per loro di una convocazione". Detto questo, però, il ct apre le porte per il futuro: "Non hanno fatto nulla di particolarmente grave e non li ho chiamati, perché non era necessario sentirli. A ottobre, se lo avranno meritato tecnicamente, saranno di nuovo qui con noi".