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Italia, Valentini: “Mancini fa il pane con la farina che ha a disposizione”

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La critica sulla prestazione degli azzurri

Redazione ITASportPress

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Antonello Valentini, ex dirigente FIGC.

L’assenza di giovani italiani è un problema che attiene soprattutto le categorie inferiori e lo sviluppo di tali giocatori?

“Il nostro è un sistema di vasi comunicati. E’ necessario un patto rifondativo tra tutte le componenti del calcio quali Serie A, leghe inferiori procuratori ed allenatori. Si fa fatica a venir fuori da un meccanismo infruttuoso. Volendo comprendere le necessità dei top club italiani, in cui si faticano a trovare italiani per probabili motivi di competitività, non si capisce perché lo stesso problema debba riguardare anche le squadre delle categorie inferiori. Basti pensare che il giovante talento convocato da Mancini, Pafundi, ad Udine ha giocato soltanto nove minuti. Non si possono addossare colpe soltanto al c.t. azzurro. Uno dei problemi principali del nostro sistema è il progressivo inaridimento dei vivai italiani, visto che il tesseramento di calciatori stranieri comporta un vantaggio economico cospicuo rispetto alla contrattualizzazione di giocatori italiani. Il lavoro svolto dal Club Italia di Maurizio Viscidi è davvero incoraggiante. Tuttavia, i giovani italiani non nutrono auspici di impiego e prospettive concrete nelle squadre di club. Dunque, Mancini fa il pane con la farina che ha a disposizione.

Chi altro avrebbe dovuto chiamare, viste le assenze?

Ciononostante, ieri ho assistito a due partite. Nel primo tempo la Nazionale è stata pessima, senza che si potesse promuovere qualcuno. Nel secondo tempo, invece, i calciatori hanno saputo imporsi. Credo che il c.t. sia comunque un allenatore con capacità e coraggio, e per questo debba impegnarsi in una svolta tecnica, magari con uomini nuovi”

Non sarebbe il caso di cambiare qualcosa in FIGC?

“Abbiamo fallito due qualificazioni al Mondiale, ed abbiamo vinto, con non poca fortuna, un Europeo. Non credo che sia un problema dirigenziale, o di guida tecnica. Gravina si è dimostrato una garanzia in Federazione, così come Mancini che ha mostrato le sue qualità sia in Nazionale che nelle squadre di club. La Federazione viene sempre incolpata di diverse problematiche. Soprattutto, De Laurentiis ha polemizzato con toni spesso arroganti nei confronti della FIGC, e di una riforma del numero di squadre del campionato. Se abbaia alla luna e continua a crocifiggere Gravina e la federazione, non risolve nulla. Piuttosto che gridare contro la Federazione e fare cinema, dovrebbe andare in Lega e fare lì la battaglia. E’ nella Lega che le vere riforme si rendono possibili”

 

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