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Lippi rivela: “Mondiale 2006? Ecco come scelsi i rigoristi…”

Cannavaro (Getty Images)

"Dissi a Grosso che era l'uomo degli ultimi secondi..."

Redazione ITASportPress

Fabio Cannavaro che solleva la Coppa del Mondo 2006. L'Italia davanti a tutti dopo la finalissima contro la Francia vinta ai rigori. Nessun appassionato di sport e di calcio potrà mai dimenticare quel momento in cui Fabio Grosso segnò il rigore decisivo che portò gli azzurri al trionfo.

Un successo ricordato anche dal ct di quella Nazionale azzurra che fece esultare il popolo italiano. Intervenuto in diretta Instagram con Fabio Cannavaro, l'ex ct Marcelo Lippi è tornato anche sulla scelta dei rigoristi: "Nella mia carriera mi sono sempre scritto tutto sulla carta, in certi tornei mi segnavo anche i 5 o 6 rigoristi", ha raccontato il mister. "Poi può capitare che a fine partite due o tre di loro non ci siano più e si debba cambiare. Del Piero, per esempio, venne da me e mi chiese di fargli battere l'ultimo, come aveva fatto nella finale di Champions del 1996. Peccato però che a Roma vincemmo al quarto e quindi lui non tirò". E il racconto prosegue: "Ero sereno. Sicuro che avremmo vinto. La mia convinzione era che i più bravi dovessero calciare all'inizio. Quindi per primo doveva andare Materazzi, un ottimo rigorista. Poi De Rossi secondo, Del Piero terzo e così via. Per assegnare il quinto mi guardai intorno. Gattuso si era già messo a sedere in panchina (ride, ndr). Allora guardai Grosso e gli dissi: 'Il quinto lo tiri tu'. Lui non ci credeva, ma gli dissi che lui era l'uomo degli ultimi secondi".