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Osvaldo racconta: “Mondiale 2014? Prandelli non mi convocò per volere dei giornali. Piansi e volevo morire…”

FLORENCE, ITALY - SEPTEMBER 02:  Pablo Daniel Osvaldo smiles prior to the Italy Training Session at Coverciano on September 2, 2014 in Florence, Italy.  (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

"Sono finito a piangere, volevo morire perché meritavo di andare in Brasile"

Redazione ITASportPress

Nel corso della sua lunga intervista rilasciata  TNT Sports, Pablo Daniel Osvaldo ha avuto modo di parlare anche di Nazionale e della mancata convocazione al Mondiale in Brasile nel 2014 quando Cesare Prandelli, all'epoca ct azzurro, decise di non chiamarlo per il torneo nonostante l'attaccante fosse stato a lungo tra le pedine molto importanti del gruppo Italia.

PIANSI - "Ho fatto 6 o 7 gol nelle qualificazioni, ero il titolare e avevo la maglia numero 10 ma mi lasciò fuori perché i giornali gli dicevano che io ero argentino e andava convocato qualcun altro", ha detto senza fronzoli l'attaccante tornato di recente a giocare per il Banfield. "Per quel Mondiale sono finito a piangere, volevo morire perché meritavo di andare in Brasile. Quel Mondiale me l'ero guadagnato. Una volta che la squadra era arrivata in Brasile, Pirlo mi mandò una foto nell'hotel del ritiro. Immagina come stavo. Spero stia passando male la quarantena, quando mi chiamò per andare al Galatasaray gli dissi che non avrei accettato nemmeno pr 50 milioni. La cosa brutta è stata che ho scoperto sui giornali di non essere convocato, non mi ha neanche chiamato, ci sono rimasto malissimo", le parole di Osvaldo.