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Tavecchio: “In Italia problema giovani, giocano più quelli stranieri”

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L'opinione dell'ex presidente della Figc

Redazione ITASportPress

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tavecchio, ex presidente FIGC. Idea sul Mondiale in Qatar? "Bisogna prendere atto della grossa crescita di nazionali non presenti in passato nel panorama mondiale come l'Arabia Saudita. Il calcio si evolve e si espande costantemente. Non c'è più la squadra certa, ogni partita nasconde delle insidie. Queste nazioni emergenti hanno portato i loro migliori uomini ad una condizione di competitività assoluta per gareggiare in questo torneo".

Troppi stranieri in Italia? "Anni fa segnalai già questo problema. Quando in campo sono schierati 20 giovani, la metà sono giovani stranieri, sui quali ricade l'attenzione, l'alta sono italiani. Nelle Primavere ci sono tanti stranieri, tralasciando quelli presenti nei grandi club. Eravamo la Nazione con i portieri italiani più forti al mondo. Ma ad oggi anche in questi ruoli mancano giovani italiani".

Parere sulla nuova misura di tempo al Mondiale? "Questo recupero è applicabile come allungamento della partita. È un esperimento di prova, ma sono necessari sempre il buon senso e il criterio. Per me il nuovo sistema non è migliore del vecchio".

Favorita per il Mondiale? "Credo la Francia, soprattutto se si considera il reparto offensivo dei Blues...".

Parere sulle dichiarazioni di Mancini in vista del futuro della Nazionale? "C'è un problema di fondo. Le nazionali dovrebbero essere la somma finale della capacità del gioco del paese, devono sempre dare il massimo. Mi auguro di vedere l'Italia al prossimo Mondiale, sono il primo tifoso. Ci sono tante suscettibilità, è assurdo che la Nazionale non partecipi a questa competizione. Mancini è un uomo di esperienza e punta sui giovani, speriamo che il tempo gli darà ragione".

Avere Bonucci e Acerbi in roda è distante dall'idea di ricostruzione? "La teoria della chioccia che fa imparare ai pulcini come si gioca".

Tecnologia e centri federali in Italia? "Avevo seguito molto il sistema francese per favorire l'inserimento territoriale di centri di formazione. Con piacere ho sentito che il presidente Gravina promuoverà questi progetto".

E il Var? "Per quanto concerne questa tecnologia, c'è un dato statistico incontrovertibile: il 95% degli interventi del Var ha evitato erorri, il bilancio è decisamente sufficiente. La tecnologia è sempre migliorabile, ma l'arbitro, tuttavia, dovrebbe fidarsi maggiormente a questa tecnologia". Commento sulle parole di Infantino prima dell'avvio del Mondiale? "Dietro un torneo simile ci sono tanti interessi. È impossibile non difendere la scelta di aver affidato questa competizione al Qatar, d'altronde, un paese non in linea con il nuovo sistema sportivo e civile". Favorita per lo scudetto? "Punto tutto sul Napoli".

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