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Neymar si racconta: “Sono il caos perfetto. La mia dote migliore è il coraggio. Le persone non vedono chi sono veramente”

Neymar (getty images)

Il brasiliano si confessa

Redazione ITASportPress

Lunga ed interessante intervista rilasciata da Neymar, asso del Paris Saint-Germain e del Brasile, ai microfoni di Gaffer. Il fuoriclasse verdeoro ha raccontato molti aspetti della sua vita privata e sportiva ammettendo di essere grato per ciò che ha, ma allo stesso tempo di non essere realmente compreso dalle persone che non lo conoscono.

Neymar: infanzia, campo e non solo

 Neymar (Psg Twitter)

"Sono una persona molto coraggiosa, la mia più grande virtù è il mio coraggio", ha iniziato a spiegare Neymar. "Tuttavia, è difficile dire cosa le persone vedano in me adesso. Quando ero bambino, era facile. Sono sempre stato quel ragazzo che era sopra la media in ogni fascia d'età, ho sempre giocato nelle categorie più alte e questo mi ha reso popolare in Patria. All'epoca era più facile. Ma ora? È difficile rispondere perché oggi credo di essere diventato un idolo, un'icona nel calcio. Una volta sono arrivato al punto di chiedermi se dovevo continuare a giocare. Poi ci ho pensato e mi sono ricordato di tutto ciò che ho fatto per arrivare fino a qui. L'amore che ho per il calcio, mi ha riportato alla calma e alla tranquillità. Ora sono al fianco dei migliori giocatori del mondo, sono molto orgoglioso di essere qui e anche molto orgoglioso di essere trattato come un idolo. Spero solo di continuare a portare gioia nel calcio".

Interessante, poi, un passaggio che descrive al meglio l'essere Neymar, tra campo e vita privata. Se Cristiano Ronaldo è 'ossessionato' dalla perfezione e Messi è risoluto, Neymar non è nulla di tutto questo. "La perfezione non esiste. L'arte è diversa. Il caos perfetto però devo dire che è esistito, almeno per quanto mi riguarda. Il caos perfetto è esistito nella mia carriera perché sono io stesso il caos perfetto". "Nel calcio non ho pressioni. Sono il numero 10 del Brasile e del mio club. So che quando gioco devo essere diverso e dare il 100%. Ma sul campo sono una persona, fuori un'altra. Difficile da spiegare ma devi essere diverso. Sono un esempio per i bambini e di questo ringrazio Dio. La verità, ripeto, è che ciò che si vede in campo è diverso dalla realtà. Un mio amico una volta mi ha detto 'o ti amano o non ti conoscono. Quindi penso che non ti conoscano'. Beh, credo che questo spieghi tutto".

Infine un passaggio sul mondo dei social: "Non mi piace leggere le cose brutte, credo che i social siano una cosa bella perché le persone possono sentirsi parte di qualcosa. Ma non bisogna mai prendere sul serio certe cose. Commenti di odio, di invidia... La cosa importante è che il vero Neymar sia conosciuto dalla famiglia e dagli amici. Questo mi basta".

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