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Pandev, tra passato e futuro: “Vi racconto quella punizione al derby con Mourinho in cui si prese i meriti…”

Goran Pandev Genoa (getty images)

"Allenare? No, meglio dirigente"

Redazione ITASportPress

Goran Pandev si racconta e lo fa ai microfoni di Sky tra aneddoti passati e sogni per il futuro. L'attaccante macedone del Genoa ha parlato in occasione di Sky Calciomercato l’Originale di diversi temi legati alla sua carriera, compreso qualche retroscena anche di mercato.

RITORNO – "Se potevo tornare all'Inter? C’è stato qualcosa, per me l’Inter è tutto, è la squadra che mi ha cambiato la vita, mi ha fatto vincere di più, però la mia idea è sempre stata chiara da quando sono arrivato a Genova. Volevo dimostrare alla gente che volevo dare molto. Mi ha chiamato Ausilio e gli ho chiesto se mi stesse prendendo in giro, ma mi ha detto di no, che avevano bisogno; io gli dissi ‘Cercate gente più giovane no?’. Poi ho parlato con Zarbano, mi ha detto che non mi avrebbero fatto andare via, la gente qui aveva bisogno di me. Sarebbe stato brutto se fossi andato via".

RETROSCENA - E ancora sui tempi in nerazzurro, Pandev ha ricordato la rete su punizione nel derby contro il Milan: "Dovevo uscire, giocavamo con l’uomo in meno perché Wesley era stato espulso. Poi ci hanno fischiato questo calcio di punizione e il mister mi ha detto di calciare: è arrivato Muntari e mi ha detto che il mister gli aveva detto che avrei dovuto tirare, ho detto va bene. Poi ho fatto gol e Mourinho mi ha detto che era merito suo e io gli dissi: ‘Ma mister, ho segnato io…' e lui mi disse: ‘sì, ma se ti avessi cambiato non avresti segnato".

FUTURO – Ora al Genoa con la voglia di terminare la carriera nel modo migliore. E in futuro: "Se mi vedo ancora nel calcio? Sì, ma non come allenatore. Forse come dirigente, o lavorare con i miei procuratori. Mi piacerebbe far uscire alcuni ragazzi di talento dalla Macedonia per farli crescere".