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Pensione sociale a Romerito: il Paraguay si spacca

L'ex meteora del Barcellona anni '80 verserebbe in un grave disagio economico

Redazione ITASportPress

I più attenti osservatori del calcio spagnolo lo ricorderanno come una meteora al Barcellona e come uno dei pochi acquisti sbagliati dell'era Crujff in panchina.

Julio Cesar Romero, attaccante paraguaiano, arrivò al Camp Nou nel 1989 su espressa richiesta del tecnico olandese, ma in maglia blaugrana visse un flop clamoroso, nonostante le ottime referenze di un giocatore che aveva militato nei Cosmos insieme a Pelè e Franz Beckenbauer e che aveva segnato parecchio in Messico con il Puebla e in Brasile con il Fluminense.

Tornato tristemente in patria per la parte finale di una carriera chiusa nel 1998, oggi Romero, per tutti Romerito, verserebbe in gravi difficoltà economiche.

Da qui la proposta di legge del governo paraguaiano che ha approvato la concessione di un vitalizio pari a 1.500 Guarani al mese, ovvero 242 dollari.

Tale decisione ha però spaccato il Parlamento, tra chi ha votato a favore e chi reputa il provvedimento ingiusto per l'età di Romerito, sulla cui data di nascita ci sono dubbi: i documenti ufficiali gli assegnano infatti 59 anni, mentre per usufruire del vitalizio bisogna averne compiuti 60.

Dubbi anche sull'attuale occupazione di Romerito, che ha ammesso di svolgere un'attività lavorativa non specificata, quando la legge per ottenere la pensione che il beneficiario non abbia entrate o certifichi di essere in stato di insolvenza.

Infine non è mancato chi, in Parlamento, ha accusato il giocatore di non aver saputo amministrare il proprio patrimonio e i soldi guadagnati durante le militanze nel Puebla e nel Fluminense.