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ITALIANO ALL'ESTERO

Pippo Falco: “Orgoglio essere alla Stella Rossa. Stankovic mi ricorda Mourinho”

Filippo Falco Stella Rossa (getty images)

Parla il fantasista italiano della Stella Rossa

Redazione ITASportPress

Il Messi del Salento. Questo basterebbe per identificarlo. Parliamo di Filippo Pippo Falco che dopo essersi messo in evidenza soprattutto con la maglia del Lecce nell'ultimo triennio ha scelto l'avventura estera, per la precisione in Serbia alla Stella Rossa. L'attaccante, fresco di titolo con la squadra guidata da Dejan Stankovic, ha parlato in un'interessante intervista rilasciata a Goal.

IN ALTO - Il racconto di Pippo Falco parte proprio dall'arrivo in Serbia: "Arrivare nella squadra più titolata di Serbia, è un grande orgoglio per me. Soprattutto perché per arrivare fino qui di strada e di sacrifici ne ho fatti molti. Non nascondo che ci sono stati momenti difficili, nei quali ho pensato addirittura di non farcela, ma questo è il premio per non aver mai mollato", ha detto il classe 1992 che in città si trova benissimo. "Mi fermano per strada, mi chiedono foto, mi fanno sentire importante. Abbiamo vinto il campionato e fatto un buon percorso in Europa League. Ora abbiamo la possibilità di vincere la 'doppia corona', come chiamano qui la doppietta campionato e coppa nazionale. È una cosa che non succede da 15 anni, sarebbe un’impresa storica".

 Getty Images

MISTER - Un'impresa che potrebbe essere compiuta anche per merito del tecnico Dejan Stankovic, molto importante per l'attaccante: "Mi sta aiutando molto, ha una mentalità molto europea, fa giocare un ottimo calcio alle sue squadre e si affida a giocatori tecnici. Per me la tecnica nel calcio è molto importante, quando ho il pallone tra i piedi mi diverto. E se non è così, non riesco a dare il meglio. Lui è cresciuto con gli insegnamenti di Mourinho e lo ricorda tantissimo. Davanti a sé ha una grande carriera, ne sono convinto".

IDOLO - Dalla stagione ottima in patria fino alla prossima che potrebbe vedere la Stella Rossa fare la Champions e, magari, sfidare l'idolo Messi: "Non voglio nemmeno immaginarlo, perché al solo pensiero mi vengono i brividi… Sarebbe un’emozione incredibile, Messi è sempre stato il mio modello, per me è il calciatore più forte di tutti i tempi, ma solo perché non ho visto Maradona".

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