gazzanet

Pirlo: “L’Italia non mi manca. Scudetto? Sappiamo già chi vincerà. Su Bonucci…”

Lunga intervista rilasciata dal centrocampista del New York City Fc a La Repubblica

Redazione ITASportPress

Lunga intervista rilasciata da Andrea Pirlo a La Repubblica; ecco quanto dichiarato dal centrocampista del New York City Fc:

JUVENTUS - "Rimane la squadra da battere anche senza Bonucci. Si è rinforzata con Douglas Costa, Bernardeschi e Szczesny. Magari adesso comprerà qualcun altro". 

BONUCCI - "Al Milan darà grande carisma, personalità ed esperienza internazionale. Alla Juventus mancheranno la sua tecnica, la sua abilità nel giocar la palla".

PARAGONI - "Il mio addio al Milan come quello di Bonucci alla Juventus?  No. Non so cosa sia successo tra Bonucci e Allegri, ma io me ne sono andato dal Milan perché ero a fine contratto e volevo un’avventura nuova. Allegri non c’entrava niente, non ho cambiato per colpa sua. Sarei potuto rimanere anche al Milan. Ma sentivo di aver finito un ciclo".

MILAN - "Quando parti da zero e prendi dieci giocatori nuovi, bravi quanto vuoi, è dura vincere subito. Devi farli giocare insieme, metterli bene in campo. Montella avrà un lavoro stimolante, ma difficile. L’obiettivo sarà arrivare in Champions League".

SCUDETTO - "Tutti gli anni si dice che sarà la volta buona di Roma, Napoli e altre. Poi sappiamo come va a finire...".

NEW YORK - "All'inizio giocare non era semplice: il campo è più piccolo, in alcune parti in salita, non hai le distanze giuste. Mi piace stare a Chelsea, mi muovo poco. A nord di Manhattan neanche ci vado, non mi interessa. Quando non gioco faccio poche cose: passeggio sulla High Line, faccio la spesa a Chelsea Market senza esser fermato da duemila persone. E poi gioco a golf, quasi sempre. Il problema di New York è che il mare fa schifo quindi per andare in spiaggia il weekend devo prendere l’aereo e volare a Miami".

SERIE A - "Non mi manca. Non avevo più voglia di star lì. Avevo bisogno di un’altra esperienza. Almeno per i prossimi dieci anni il nostro campionato non tornerà ai massimi livelli.  Il calcio italiano non può competere con altri campionati come quello inglese. Non ci sono soldi, né infrastrutture. Il divario è troppo grande".

FUTURO - "A dicembre mi scade il contratto qui e vedremo. Sicuramente sto già pensando a cosa verrà dopo. Non so se come dirigente o allenatore, ma sicuramente rimarrò nel mondo nel calcio. Ho sempre fatto solo questo nella vita, non saprei fare altro".