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Pjanic punge Sarri: “Non aveva fiducia in noi”

Barcellona Pjanic (getty images)

Il bosniaco torna a parlare dell'ex mister in bianconero

Redazione ITASportPress

La Juventus è il passato ma MiralemPjanic, attuale centrocampista del Barcellona, dovrà di nuovo farci i conti quando mercoledì tornerà a Torino da avversario in Champions League. Il centrocampista bosniaco, a pochi giorni dalla sfida contro i bianconeri, ha parlato in una bella e interessante intervista a Tuttosport dove ha detto la sua anche sull'ex mister Maurizio Sarri.

Pjanic: "Sarri non aveva fiducia in noi"

 Pjanic (Getty Images)

"Tornare a Torino? Era una cosa che sognavo, ma la ritenevo impossibile anche se mentre vedevo il sorteggio e il formarsi dei gironi dico la verità ad un certo punto mi sono detto: 'cavoli, siamo lì'", ha ammesso Pjanic. "Ero molto felice di ritrovare il club a cui tengo tanto e che è nel mio cuore. Poi sono stato inondato di messaggi dai compagni, ne ho ricevuto uno anche dal presidente Agnelli. Mi diceva 'Bentornato a casa!'. Sono felice di ritrovare i compagni, gli amici, la gente con cui ho lavorato meravigliosamente bene in questi anni. Sarà un vero piacere e poi, meglio ora che in finale".

E ancora sulla Juventus: "Il giorno in cui sono arrivato a Torino, sono stato ricevuto nell’ufficio del presidente e lui mi ha mostrato la foto della Juventus che aveva vinto 5 scudetti consecutivi negli anni 30. E mi ha detto: 'noi dobbiamo fare meglio di quella squadra, li dobbiamo superare'. Questo obiettivo lo abbiamo raggiunto e non ci siamo fermati, abbiamo continuato a portare gli scudetti a casa, abbiamo fatto una finale di Champions, abbiamo vinto tante volte la Coppa Italia… Insomma, abbiamo completato un percorso di crescita molto importante. La Juventus è stata una tappa molto importante per me, un club che ho amato tanti, anzi che abbiamo, io e la mia famiglia, amato tanto. Sarò sempre grato a questo club".

Una parola, e non certo carina, invece, nei confronti dell'ex mister Sarri: "Quello che ancora adesso mi dispiace è che Sarri non aveva fiducia negli uomini e questo mi ha disturbato", ha rivelato il bosniaco. "Quando uno si sbaglia nella valutazione delle persone mi dispiace e resta la cosa peggiore, perché ogni giocatore in quello spogliatoio ha sempre dato e darà sempre il massimo per il club e per la squadra. Si può non andare d’accordo con uno o due, ma questo non ha mai condizionato l’impegno, perché tutti i giocatori vogliono vincere, perché sono professionisti incredibili che vogliono perseguire il loro obiettivo. Ecco, se un allenatore mette in dubbio questo, allora è lì che non scatta quella scintilla di cui parla il presidente. Nessuno mette in dubbio le qualità di allenatore di Sarri, ma c’è stato quel problema".