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Platini: “Ho visto la faccia nera del calcio. Fifa e Uefa? Non me ne frega. Sul Var…”

Platini a ruota libera durante un evento di golf a Udine

Redazione ITASportPress

Michel Platini parla della sua nuova vita e del suo passato a margine di un evento di golf a Udine; ecco quanto dichiarato dall'ex presidente della UEFA, di recente al centro di veleni e accuse, ai taccuini de La Gazzetta dello Sport:

"Sto bene, sto riscoprendo la vita di una persona normale. Adesso che il pubblico ministero ha riconosciuto che non ho fatto niente, non sono un corrotto, non ho rubato, non sono quello che dicevano quei buffoni della commissione etica, mi sento un altro. E andrò al contrattacco. Da quando mi hanno accusato è stato un incubo, andavo di commissione in commissione, sicuro della mia innocenza e mi sono trovato squalificato. Otto anni, poi sei, poi quattro e la gente ha capito che era tutto falso, tutto già scritto. Tutte quelle idiozie della FIFA su di me. Ma è stato come prendere una sberla e poi un’altra, poi un’altra ancora. E' stata dura. Ho visto la faccia nera del calcio. Non me l’aspettavo. Ero entrato in politica per far sviluppare il pallone, per far giocare i bimbi, non per difendermi. Di UEFA e di FIFA non me ne può fregare di meno. Mi era spiaciuto per lo sguardo delle gente che i primi giorni era cambiato. E mi è servito per capire e fare autocritica: pensavo di essere importante, non mi accorgevo di vivere in un piccolo mondo autoreferenziale. Alla gente, dei presidenti non importa un tubo, gli importa di Messi, Ronaldo, Ibrahimovic, del fischio d’inizio e di quello finale. Ora lo so e posso vivere come una persona normale. VAR? Sono sempre stato nemico della moviola. Oggi più di prima. L’avevo detto a Blatter: 'Una volta che cominci non sai dove finisci'. Ti fermi per tutto. Rivedi tutto. Nessun guardalinee solleverà più una bandierina. Il problema sono gli arbitri scarsi e la loro formazione".

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