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Prandelli: “Nazionale? Ecco il segreto di Mancini. Su Balotelli…”

"Chi più forte dell'Italia? Vedo solo la Francia"

Redazione ITASportPress

Cesare Prandelli, allenatore ed ex ct anche della Nazionale italiana, ha parlato ai microfoni di Radio 1 nel corso della trasmissione Radio Anch'Io Sport. Ecco le sue parole:

ITALIA - "Il segreto di Mancini? Le prospettive della squadra giovane e la programmazione. Ha capito che si poteva avere un futuro solo con i giovani. C'è grande spirito di squadra e il ct è stato molto bravo a prepararasi per i grandi eventi. La base è molto molto interessante". "Chi più forte dell'Italia? Vedo solo la Francia. Le altre sono in fase di costruzione". "Portogallo? C'è Cristiano Ronaldo. Penso che le squadre con grandi individualità possano dire la loro. Quando ci sono questi giocatori...".

QUALIFICAZIONI - "Avversari morbidi per le qualificazioni ad Euro 2020? Sicuramente come dice Bonucci, la squadra deve crescere e migliorare per arrivare al livello di potenze come Francia, Germania e Inghilterra".

GIOVANI - "Se qualcuno mi ha stupito? Ce ne sono diversi. Credo che la programmazione sia stata fondamentale. Non me la sento di fare un nome solo. Credo sia un gruppo molto interessante". "In attacco abbiamo tanti nomi, ma anche in difesa ci sono giocatori che sono cresciuti e Acerbi è un esempio". "Immobile o Belotti? Tutte e due no? Dipende. Hanno caratteristiche diverse. Davvero difficile da scegliere".

BALOTELLI - "Capitolo chiuso? Leggo le dichiarazioni del ct Mancini e credo che non sia un discorso chiuso. Se Mario avrà continuità la porta sarà aperta. Deve trovare costanza ed equilibrio e credo che il ct ne terrà conto". "Convocarlo come successo a Farina (giocatore che rifiutò una combine per scommesse ndr)? Credo siano cose diverse. In quel momento il calcio italiano viveva un momento storico".

ALLENARE - "Come mai non alleno? Non saprei dare una risposta. Sarebbe il massimo avere la possibilità di inziare la stagione alla guida di un club. Io resto aggiornato sempre e mi tengo informato".

SERIE A - "Volontà di ringiovanire le rose? Finalmente. I nostri giovani non hanno niente da invidiare da quelli stranieri. L'unico nostro limite è che soffriamo a livello di critica la crescita". "Inter e Juventus? Conte e Sarri stanno lavorando bene ma credo che senza dubbio Antonio ha dato l'impronta più evidente. Credo gli manchi una rosa un po' più competitiva. Maurizio è stato bravo a usare la base solida. Piano piano si vede il suo lavoro".

IBRAHIMOVIC - "Si parla molto di Ibrahimovic. Io lo vedrei molto bene al Bologna. Lui al Milan? A lui piacerebbe tornare 'a casa' ma non credo che possa fare la differenza ora. Le aspettative sono troppo alte".