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Il ricordo

R. Mancini ricorda Vialli e parla dell’ultimo incontro a Londra

R. Mancini ricorda Vialli e parla dell’ultimo incontro a Londra - immagine 1
Il ricordo dell'amico di tante sfide in campo e fuori

Redazione ITASportPress

Roberto Mancini esprime il suo dolore il giorno dopo la morte del suo 'gemello' Vialli in una intervista realizzata e diffusa dalla Figc. "E’ una grande perdita per me, per la sua famiglia e per tutto il calcio italiano. E' un momento difficile. Abbiamo vissuto quasi tutta la nostra vita insieme: c’era un legame stretto, come quello tra due fratelli - prosegue il ricordo del commissario tecnico azzurro -. Poi a un certo punto calcisticamente ci siamo divisi, ma quando si è amici lo si è per sempre: Luca per me era questo. Il nostro rapporto è sempre stato di grande rispetto, amore e amicizia".

A Londra Mancini ha anche raccontato l'ultimo incontro tra i due a fine dicembre, nella clinica di Londra dove Vialli era ricoverato. "Speravo che accadesse qualcosa, speravo in un miracolo - prosegue l'allenatore di Jesi -. Ci siamo visti, abbiamo parlato, abbiamo scherzato: era sempre di buon umore come al solito. Mi ha fatto piacere vederlo così in quel momento. Luca era un ragazzo gioioso, sempre allegro, poche volte l’ho visto arrabbiato - spiega Mancini -. A lui farebbe piacere essere ricordato così, oltreché per essere stato un grande calciatore e un grande professionista".

La nazionale Mancini ricorda i momenti trascorsi con Vialli in ritiro con l'Italia: "Luca è stato bravo, ha fatto capire ai ragazzi, soprattutto ai più giovani, il valore della maglia della Nazionale e dove si poteva arrivare - conclude Mancini -. E’ stata una persona di grande valore per noi: parlava ai ragazzi e a loro piaceva ascoltarlo. Erano momenti belli e importanti".

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