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Raiola svela: “Quanti problemi per Lukaku. Non credevano avesse 12-13 anni”

"Il calcio dovrebbe essere democratico, ma c'è discriminazione consapevole"

Redazione ITASportPress

Mino Raiola, agente dei vari Donnarumma, Ibrahimovic, Balotelli e Verratti, intervistato dal quotidiano svedese Expressen, ha parlato di razzismo, citando il suo assistito Romelu Lukaku, attaccante del Manchester United: "Per lui i problemi non sono mai mancati, da sempre: ricordo che la madre mi disse che a ogni partita doveva portare il suo certificato di nascita! Nessuno degli altri genitori credeva avesse 12-13 anni, soprattutto quando segnava 3-4 gol a partita. E questi episodi non erano casuali. Il calcio è lo sport più democratico in assoluto, pertanto dovrebbe essere uguale per tutti. Si parla sempre, la gente pensa non ci sia discriminazione, ma non è vero: i calciatori di colore ricevono sempre un certo tipo di trattamento. Ritengo ci sia discriminazione consapevole. Mi domandano sempre: 'Mino, questo giocatore è come Pogba, Balotelli e Lukaku?', mai 'Somiglia a Ibrahimovic o Beckham?'. Gli atleti di colore vengono sempre collocati a parte...".