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Rangnick e il mancato approdo al Milan: “Non sarebbe stato saggio. Vorrei guidare club per vincere subito”

Rangnick Red Bull (getty images)

Il dirigente sembrava ad un passo dai rossoneri ma alla fine la trattativa non si è conclusa

Redazione ITASportPress

Il Milan resta nelle mani di Stefano Pioli. E non poteva essere altrimenti visti i risultati ottenuti nella ripresa dopo il lockdown. Se ne è fatto una ragione anche Ralf Rangnick che sembrava essere destinato all'approdo in rossonero ma che alla fine è rimasto a mani vuote. Parlando a Süddeutsche Zeitung il dirigente ha spiegato il perché del suo mancato approdo nel Diavolo.

Rangnick: "Non sarebbe stato saggio andare al Milan"

Rangnick Red Bull (getty images)

"​Il Milan da quando è ripreso il campionato ha fatto molto bene, con nove vittorie e tre pareggi, non sarebbe stato saggio andarci", ha sentenziato Rangnick sul suo rapporto con la società rossonera. "Non importa da quale prospettiva si guarda tutto questo, se dalla mia o se da quella del club, non sarebbe stato saggio e basta. Inoltre, se mi mettessi nei panni dei tifosi milanisti, ma anche dell'allenatore, direttori sportivi, giocatori difficilmente avrei capito perché il Milan avrebbe voluto cambiare tutto dopo un periodo così positivo". Una retromarcia in piena regola quindi, dovuta soprattutto ai risultati ottenuti da Pioli. Per il suo futuro, però, Rangnick ha le idee chiare che sanno anche di stoccata al club di Milano: "​Alla mia età sarebbe bello guidare un club che possa vincere titoli fin da subito. Nel quale non bisogna necessariamente costruire".

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