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Ranieri: “La ‘mia’ Italia non fa il 4-2-4 con la Spagna. PSG, c’è rischio monopolio. Futuro in Serie A? Porte aperte”

Le parole dell'allenatore del Nantes ai microfoni di "Radio Anch'io Sport", programma in onda sulle frequenze di Radio 1

Redazione ITASportPress

Claudio Ranieri è intervenuto ai microfoni di "Radio Anch'io Sport", programma in onda sulle frequenze di Radio 1; ecco quanto dichiarato dall'allenatore del Nantes:"Esperienza difficile, il nostro obiettivo è la salvezza. Abbiamo il problema del goal, anche se adesso siamo in acque tranquille. Ma dobbiamo migliorarci. Sono stato accolto molto bene sia dalla stampa che dai tifosi, magari aspettano un altro miracolo (ride, ndr): bisogna lavorare duro e avere un pizzico di fortuna. Sono venuto qui per misurarmi, il campionato francese mi stimola. Dopo l'avventura al Leicester City volevo tornare in Francia".

SERIE A - "Napoli? Squadra quadrata che sa quello che vuole. Hanno sempre lo stesso ritmo. Devono lottare per lo scudetto. Per quanto riguarda Montella, c'è da dire che è difficile ottenere tutto e subito: ci vuole tempo, nonostante un mercato da dieci. Il Milan aveva iniziato bene, poi dopo il primo goal si è disunito. Scudetto? La Juventus è una macchina perfetta, ma le altre si stanno avvicinando".

VAR - "E' una cosa super positiva per il rispetto delle regole. Ma a noi non sta bene nulla, perché le lamentele restano".

PSG - "Con i grandi acquisti c'è più attenzione, gli stadi si riempiono e questo è positivo. I soldi investiti non ti danno la certezza di vincere, ma ti fanno stare ad alto livello. Monopolio? C'è questo rischio, la Ligue 1 a lungo andare potrebbe perdere interesse".

ITALIA"Mi aspettavo la sconfitta con la Spagna, era logico prevedere delle difficoltà. Ma io credo che l'Italia andrà ai Mondiali: bisogna dare il giusto peso alla prima partita della stagione. 4-2-4? Ogni allenatore ha le sue idee, i numeri lasciano il tempo che trovano: Ventura ha voluto continuare il suo percorso sperando che i giocatori capiscano. Io non avrei giocato con quel modulo perché ho la mia filosofia, sono italiano e quindi pratico: va bene quando si vince".

LEICESTER CITY - "Fatto isolato. E' bello poter sognare. Ricorda un po' le storie di Verona e Cagliari. E' stata un'annata entusiasmante, eravamo pieni di euforia. Esonero? E' come quando subisci un incidente e non capisci cosa è successo. Io ho una mia filosofia: sono sempre positivo. Ringrazio Dio per aver vinto uno dei campionati più difficili del mondo, va bene così".

FUTURO - "Serie A? Mi piacciono le nuove avventure, finché ho questo spirito lascio aperte sempre tutte le porte".

MERCATO - "Ben venga la chiusura anticipata del mercato, io lo chiuderei anche prima dell'inizio del ritiro. Si può creare una rosa anche in quindici giorni".