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IL MISTER

Ranieri: “Serie A sarà uno show. Se allenassi Messi-Neymar e Mbappé…”

Ranieri (getty images)

L'ex mister della Sampdoria ha analizzato l'inizio del campionato italiano e non solo

Redazione ITASportPress

Interessante intervista rilasciata da Claudio Ranieri a Il Messaggero. L'ex mister della Sampdoria, questo inizio di stagione senza panchina in Serie A, ha parlato dell'avvio dell'annata in Italia affrontando diversi temi. Dalla lotta scudetto fino alla presenza di tantissimi manager di livello, alcuni tornati nel massimo torneo italiano dopo alcuni anni di assenza.

A tutto Ranieri

 Ranieri (getty images)

Sui colleghi tornati in A: "Sono tornati tutti. Mi dispiace solo che manchino Conte e Gattuso. Saremmo stati al completo", ha detto Ranieri. "Manca qualcuno? Ancelotti? Carlo tornerà". E sul suo momento senza squadra: "Io per adesso aspetto, salto questo giro ma rimango vigile, diciamo che guardo le cose dall’alto. Non so se sono tra i migliori, per questi giudizi ci siete voi della critica, io sono solo un allenatore che cerca di far funzionare una squadra. Non so nemmeno quante panchine ho in carriera, ricordo che anni fa in Premier League proprio con Ancelotti ne festeggiammo 1000, nella stessa stagione, sa questi calcoli che fanno gli inglesi… Ma io non le ho mai contate. Lo farò alla fine quando smetterò. Inizio adesso a fare l’allenatore, non lo sa? (ride ndr)". "Essere allenatore è brivio, vertigine e una droga? E’ quell’adrenalina che ti fa sentire vivo. Avere la responsabilità di un gruppo, entrarci in connessione, e la soddisfazione di vedere che la domenica succede quello che hai preparato. Grandi emozioni. Ringrazio Dio della carriera che sto facendo".

Sulla Serie A: "Si prepara una stagione molto interessante. Allegri, Spalletti, Sarri e Mourinho, con il loro pedigree, daranno per forza qualcosa in più alle loro squadre. Sicuramente il campionato perde qualcosa perché sono partiti alcuni dei migliori giocatori, ma certi allenatori sanno sopperire alle mancanze. Prevedo incertezza, con le sette sorelle che dovranno entrare nell’imbuto delle prime 4, e sarà spettacolo". "Il più bravo chi è? Ah non cominciamo, non ci casco. Sono tutti bravi. Anzi il più bravo è quello che vince".

Su Juventus e Inter: "Allegri cosa migliorerà rispetto a Pirlo? Secondo me Pirlo non ha affatto fallito la stagione. Poi se uno prende Pirlo e pensa di vincere subito il campionato, non saprei cosa dire...". "Simone Inzaghi all'Inter? Simone deve fare un buon campionato come già gli è capitato alla Lazio, dovrà tenere l’Inter nelle prime 4 e condurla a un percorso in Champions, penso gli si chieda questo, e può riuscirci. Poi è chiaro che a Milano si alza l’asticella, ma insomma quando uno fa l’allenatore vuole misurarsi, competere, elevare il livello, no? Sennò, che rimani sempre dentro casa?".

Andando oltre il campionato: "Se vorrei essere Pochettino per allenare le stelle del Psg? Ma certo. Ogni allenatore ama guidare squadre più grandi possibili, è il senso della sfida di cui le parlavo. E’ un piacere dirigere squadre simili. Dice, e come li metti d’accordo tutti quegli assi? Ma guardate che i campioni veri, e nel Psg ce ne sono tanti, sono persone intelligenti e vogliono solo vincere, sanno fare corpo unico per far andare bene le cose. Certo magari alla fine paga l’allenatore se le cose vanno male, ma pagano anche i campioni, a cui le sconfitte non piacciono affatto. Se riuscirei ad avere equilibrio con Messi, Neymar e Mbappé? Mi piacerebbe eccome. Datemeli, fatemeli provare va (ride ndr)".

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