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Real Madrid, Marcelo racconta: “Crisi respiratoria prima della finale di Champions 2018”

Marcelo (getty images)

Il terzino brasiliano ha svelato il retroscena a 'The Players Tribune'

Redazione ITASportPress

Anche se nel proprio palmares ci sono 4 Champions League, 4 campionati spagnoli, 2 coppe del re e 4 mondiali per club, si può tremare di paura prima di una finale di Champions particolarmente importante. E non riuscire a respirare.

A raccontare tutto questo è stato Marcelo, che in una lettera al The Players' Tribune ha descritto gli attacchi di panico che lo hanno colpito prima della finale di Champions League del 2018 contro il Liverpool giocata a Kiev.

"Non riuscivo a respirare. Era come se mi si fosse bloccato qualcosa nel petto. Cercavo di non farmi prendere dal panico, ma non ero nervoso, era qualcosa di diverso".

Quella finale era particolarmente importante, perché in palio c'era la possibilità di vincere la Champions per il terzo anno consecutivo: "Tutto è cominciato la notte prima della finale. Non riuscivo a mangiare, non riuscivo a dormire, riuscivo solamente a pensare alla partita. Fa ridere a ripensarci, perché mia moglie Clarice si arrabbiava molto perché mi mangiavo le unghie ed era riuscita a farmi smettere pochi anni fa. Ma la mattina della finale mi svegliai e le mie unghie erano completamente andate. Potrà sembrare strano, perché avevamo già vinto due volte di fila il trofeo, ma quando hai la possibilità di fare la storia senti maggiormente il peso. Non avevo mai avuto così tanta ansia prima di allora, e così ho iniziato a pensare di chiamare un dottore, ma poi non l'ho fatto perché avevo paura che non mi facesse giocare".

Marcelo ha svelato anche la possibile causa della crisi, legata a dure critiche subite da un ex giocatore del Real Madrid, senza però rivelarne l'identità, cosa fatta poco dopo da As: "Qualche giorno prima della finale un ex giocatore del Real Madrid ha detto qualcosa su di me in televisione che mi ha ferito profondamente. Ha detto 'Per me Marcelo dovrebbe comprarsi un poster di Salah, attaccarlo al muro e pregarlo ogni giorno'". L'ex madridista in questione è Jorge Valdano.

"Non pensavo che dopo 12 anni e 3 Champions League vinte mi si potesse mancare così di rispetto - ha aggiunto Marcelo - Però quel commento non mi ha abbattuto, ma mi ha dato molta motivazione. Io volevo fare la storia, volevo che i bambini in Brasile vedessero me come io vedevo Roberto Carlos".