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Roberto Martinez: “Pallone d’Oro? Avessi 100 euro scommetterei 50 su Lukaku e 50 su De Bruyne”

Belgio Roberto Martinez (getty images)

Il CT belga ha parlato della sua Nazionale e non solo in vista del match dei quarti di finale contro l'Italia

Redazione ITASportPress

Domani il Belgio sfiderà l'Italia nei quarti di finale di Euro 2020. Una partita che vedrà protagonista senza se e senza ma Romelu Lukaku. Ed è anche del bomber dell'Inter che il CT Roberto Martinez ha parlato in esclusiva a Goal.com.

IN ITALIA - "Lukaku? Da quando è andato all’Inter è diventato più di un realizzatore. È andato nel club giusto al momento giusto, è diventato più maturo. Non è solo un goleador, incide anche sul gioco, sui compagni. Ha solo 28 anni, il suo record di goal è pazzesco, ma credo che negli ultimi 14 mesi sia diventato ancora più maturo", ha detto Roberto Martinez. Una crescita, quella di Lukaku, anche dal punto di vista umano: "Il caso Eriksen? Non ho mai vissuto un’esperienza simile. Stavamo guardando la partita, cinque minuti dopo c’era la riunione. Giocare a calcio mi è sembrato irrilevante in quel momento. Volevamo sapere come stava Christian, aspettavamo notizie da Copenhagen. Sono passati 20 minuti prima che ci dicessero che stava bene. A quel punto abbiamo pensato che saremmo stati in grado di giocare. Altrimenti sarebbe stata dura. Abbiamo giocatori che hanno condiviso lo spogliatoio con lui. Lukaku è un suo compagno all’Inter. È stato difficile. Molto. L’esultanza di Romelu mostra che persona è, si interessa agli altri. Ci sono valori più importanti delle vittorie e delle sconfitte. È stato un grande momento quando Romelu ha detto che ‘l’importanza di quell’esultanza è che Christian stava bene’. E abbiamo festeggiato con lui".

 (Getty Images)

PALLONE D'ORO - "Se avessi 100 euro da scommettere sul Pallone d’Oro ne metterei 50 su Lukaku e 50 su De Bruyne. Credo che entrambi nei rispettivi ruoli siano i migliori al mondo. Spero abbiano ciò che si meritano".

MANCINI - Non poteva mancare una parola anche sul CT Roberto Mancini, rivale domani all'Europeo: "Ha costruito l’inizio dei successi del Manchester City, è meticoloso, sa cosa vuole dai giocatori e tatticamente offre sempre vantaggi ai suoi giocatori. Ciò che ha fatto con l’Italia ne è un esempio. 31 partite senza perdere. Chiunque giochi, sa esattamente cosa deve fare".

VINCERE - Il Belgio ha approcciato l'Europeo con l'obiettivo di vincere e di consacrarsi, di riuscire a centrare un successo che sarebbe storico, perché sarebbe il primo nella storia calcistica del paese. "Questa generazione di giocatori ha influenzato le prossime. Stanno settando lo standard per il futuro. Meritano tutti un riconoscimento per la loro eredità. Tra 50-60 anni le persone devono ancora parlare di questo gruppo come quello che ha portato i primi riconoscimenti al calcio belga. Senza un trofeo, non credo che i riconoscimenti sarebbero gli stessi".

 Lukaku (getty images)
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