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Robertson: “Fiero della mia carriera, ma che errore quella volta con Messi”

Robertson (getty images)

L'esterno del Liverpool analizza l'incredibile rimonta ai danni del Barcellona

Redazione ITASportPress

Nonostante la sconfitta a Madrid, il Liverpool resta la squadra da battere in Europa. Una delle partite-chiave dell'ascesa dei Reds negli ultimi anni è stata senza dubbio l'incredibile rimonta contro il Barcellona nella semifinale di Champions League della scorsa stagione. Tra i protagonisti di quella sera c'è indubbiamente Andy Robertson, esterno finito sotto i riflettori anche per un battibecco con Leo Messi dopo una "carezza" maliziosa alla testa del giocatore argentino, finito a terra. L'inglese ha ripercorso quel momento: "Quando ripenso alle cose, non rimpiango davvero nulla perché sento che tutto è esperienza che ti rende ciò che sei. Ma ripenso a quel momento con Messi come un rimpianto. Non mi piace rivederlo e anche quando l'ho visto dopo mi sono sentito male. Quel giorno tutti abbiamo avuto l'atteggiamento di non lasciare nulla al caso per arrivare a quella finale e abbiamo creato l'atmosfera intorno allo stadio. Io e Fabinho stavamo seguendo Messi e c'era un groviglio di gambe e siamo finiti a terra. E' accaduto insieme al miglior giocatore che abbia mai giocato... Non ho nient'altro che rispetto per lui e il Barcellona, ​​ma siamo entrati in quella partita con l'atteggiamento di essere sotto 3-0. Avevamo bisogno di un miracolo, avevamo bisogno di qualcosa di speciale e se quella piccola cosa ha fermato il miglior giocatore del mondo giocando al suo massimo potenziale... Ma mi pento di quel gesto. Non mi ci riconosco come persona. Questa non è la mia personalità. Ma quella notte sono successe molte cose che non ricordi davvero. Non c'era alcun processo di pensiero dietro di esso. Eravamo pronti per il gioco. I fan ruggivano e tu ti ritrovi coinvolto. Sei un essere umano. Nella semifinale della Champions League eravamo 3-0, che volevamo mettere a segno già dalla stagione precedente. Era lo spogliatoio più rumoroso in cui mi trovassi prima della partita. Potevi vedere la concentrazione e la determinazione in tutti noi e forse sono andato oltre il limite".