Eusebio Di Francesco, nuovo allenatore della Roma, in un video forum nella redazione de Il Centro, in occasione del 31esimo anniversario della nascita del quotidiano abruzzese, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Essere qui è motivo di grande soddisfazione. Non sono un grande sognatore, ma è stato un po’ come il percorso che ho fatto da calciatore, sono partito dal basso e ho fatto le mie esperienze per arrivare a questa grande possibilità, che cercherò di sfruttare al meglio. Sono sereno e convinto che sarà una grande annata. Posso dare quello che è il mio modo di vedere il calcio. La piazza si esalta e si abbatte con poco. Dobbiamo creare un gruppo: società, ambiente, squadra, compattarlo per dare quell’immagine di positività. Ovvio che poi dipende dai risultati, siamo legati a questo, però la forza sta nel non abbattersi nei momenti di difficoltà. Ho avuto la fortuna di vincere lo scudetto a Roma. Ho vissuto quel grande gruppo, per vincere qualcosa d’importante bisogna ricreare i presupposti per avere all’interno una grande forza di squadra”.
FAMIGLIA – “Mio figlio Federico ha fatto bene, ma deve continuare il suo percorso di crescita, lo dico da allenatore: ha dimostrato di avere delle qualità, ma deve dare continuità. Non mi ci vedo suo allenatore perché un gruppo deve avere uno suo equilibrio, è giusto che faccia la sua strada. Nel calcio arrivare è facile, rimanere è difficile. La mia famiglia è alla base delle mie fortune. Ripenso sempre alle parole di mio padre, che ho visto piangere per la promozione del Pescara in Serie B”.
SCUDETTO – “È un motivo di pressione in più per questa stagione (ride, ndr)”.
TOTTI – “Quasi sicuramente resta con noi come dirigente. Ci ho parlato ultimamente. Sarei contento di averlo vicino, perché sarebbe un valore aggiunto. Ovvio che poi l’allenatore lo faccio io, però avere vicino un calciatore che conosce l’ambiente sarebbe una buona chiave di lettura per quei calciatori che conosco poco”.
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