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LA POSIZIONE

Rummenigge, il no del Bayern a Superlega: “Ora di fare un calcio meno arrogante”

Rummenigge (getty images)

Il commento del CEO dei bavaresi: "La strada non può essere quella di incassare sempre di più e pagare sempre di più giocatori e agenti"

Redazione ITASportPress

Dopo la prima presa di posizione nei confronti della nascita della Superlega, il CEO del Bayern Monaco Karl-HeinzRummenigge ha spiegato le motivazioni per cui il club tedesco ha detto no al progetto e ne ha condannato in modo evidente le basi per le quali è stata creata.

Rummenigge: "Ora di fare calcio meno arrogante"

 Rummenigge (Getty Images)

""Non siamo dentro perché non vogliamo farne parte", ha esordito Rummenigge al Corriere della Sera. "Siamo contenti di giocare in Bundesliga, un business ‘pane e burro’, come dicono gli inglesi. Siamo contenti di fare la Champions League e non dimentichiamo la responsabilità verso i nostri tifosi, che sono generalmente contro una riforma del genere. E sentiamo anche la responsabilità verso il calcio in generale".

Sul progetto Superlega: "Se ne parlava da dieci anni e abbiamo sempre deciso di mantenere il modello esistente. Poi il coronavirus ha danneggiato tutto il calcio europeo, soprattutto le grandi squadre, che senza tifosi allo stadio hanno perso tanto. Alcuni club hanno pensato che fosse quindi il momento buono per fare una Superlega. Ed è nato un grande casino. La mia speranza è quella di trovare ancora una soluzione, perché la Superlega danneggia tutto il calcio europeo. E dobbiamo evitarlo".

Sulla presa di posizione del Bayern, Rummenigge spiega: "La soluzione in questo momento è ridurre i costi. Con la Superlega i club cercano di risolvere il problema dei debiti, peggiorati con la pandemia. Ma la strada non può essere quella di incassare sempre di più e pagare sempre di più giocatori e agenti. Dobbiamo ridurre un po’ le cose, non metterne altre sul tavolo. Abbiamo esagerato con le spese: tutti, nessuno escluso. È il momento di fare un calcio meno arrogante".

Un passaggio anche sulle italiane: "Si dice che anche l’Inter abbia grossi problemi finanziari e magari pensa di risolverli così. L’incasso di cui parlano per la Superlega sembra enorme, ma non so se alla lunga i problemi saranno risolti. Io non ci credo. Non si può incassare sempre di più per compensare le spese".

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