Salisburgo, maledizione Champions League: niente gironi per l’undicesima volta

Champions League e Salisburgo, binomio quasi impossibile da pronunciare. La coppa dalle grandi orecchie è una vera e propria maledizione per gli austriaci. La squadra della Red Bull ha fallito per l'undicesima volta consecutiva l'accesso ai gironi. Dal 2005, con la nuova proprietà, ha vinto ben 9 titoli nazionali, ma il sogno di giocare nella massima competizione europea per club è rimasto nel cassetto nonostante buone prestazioni in Europa League.

BEFFA - Anche questa stagione la maledizione è proseguita. L'ultima triste notizia è arrivata contro la Stella Rossa. Dopo lo 0-0 dell'andata a Belgrado, c'erano tutte le premesse per rompere il tabù in casa alla Red Bull Arena. Eppure no, il pareggio per 2-2 ha condannato ancora una volta il Salisburgo. Un fatto inspiegabile visto anche l'andamento del match in cui gli austrici potevano vantare due reti di vantaggio grazie alla doppietta di Dabbur. Poi però il blackout e le due reti subite tra il 65' e il 66' con i gol di Ben Nabouhane che hanno di fatto gelato tutto lo stadio.

STORIA - Un'altra delusione quindi che si aggiunge alle altre. A partire dal 2006, infatti, per il Salisburgo non c'è mai stato nulla da fare. Valencia e Shakhtar Donetsk, poi Maccabi Haifa nel 2009, Hapoel Tel Aviv l'anno dopo, per poi proseguire con il Dudelange, il Fenerbahce nel 2013, la Dinamo Zagabria nel 2016 e il Rijeka l'anno successivo. Ora anche la Stella Rossa e la maledizione Champions League continua...