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Salsicce, gelato e gasdotto: quando gli oggetti vengono scambiati con i calciatori

Nel mondo del calcio non sempre le operazioni di mercato vengono portate a termine con il pagamento di una somma di denaro o attraverso scambi con altri giocatori: qualche volta sono coinvolti alimenti e altri oggetti

Redazione ITASportPress

Per l'acquisto di Paul Pogba dalla Juventus, il Manchester United ad agosto ha sborsato la cifra record di 105 milioni di euro. Il trasferimento del giocatore francese ai 'Red Devils' è passato alla storia come l'operazione di mercato più costosa fatta nella storia del calcio. Non sempre però, gli accordi tra le società vengono portati a termine con il pagamento di denaro o attraverso lo scambio con un altro giocatore, ma qualche volta sono coinvolti anche alimenti, oggetti e altre singolari merci di scambio. Secondo quanto riporta FoxSports, sette calciatori sono stati ceduti in cambio di gelato, salsicce e addirittura un gasdotto.

Nel 1927 il Manchester United acquistò Hugh McLenahan dallo Stockport County. I Red Devils riuscirono ad assicurarselo con la donazione di tre freezer pieni di gelato, gentilmente offerti dal viceallenatore, Louis Rocca, il quale gestiva una gelateria.

Il Fulham, nel 1998, si assicurò il 18enne Zat Knight, in cambio di trenta tute da allenamento. Il patron dei londinesi era Mohamed Al-Fayed, il signore di Harrods.

In Norvegia, due club di terza divisione, Vindbjart e Flekkeroy IL, si sono accordati per la vendita dell'attaccante  Kenneth Kristensen, con 75 kg di gamberetti. Il giocatore trascorse l'estate proprio a Flekkeroy, mangiando ripetutamente di frutti di mare: al che, il suo presidente decise di venderlo proprio al club locale in cambio del suo peso in gamberetti.

Nel 1921, l'Hull City portò a termine un vero e proprio affare. Ernie Blenkinsop fu acquistato dal Cudworth United Methodist per un biglietto da 100 sterline più un barile di birra. Una grande operazione quella del club di Kingston upon Hull, che dopo qualche anno ha venduto il giocatore al Liverpool per 5mila sterline.

Ion Radu, centrocampista rumeno, fu ceduto dal Jiul Petrosani al Valcea, ricevendo in cambio due tonnellate di carne di manzo e maiale. Ma a sua volta la carne fu venduta del presidente per pagare gli stipendi ai calciatori.

Ancora in Romania, l'UT Arad aveva deciso di vendere Marius Cioara al Regal Hornia per 15 chilogrammi di salsicce. Il giocatore, offeso per lo scarso valore in salsicce attribuito alla sua abilità di giocatore, abbandonò il calcio per trasferirsi in Spagna a lavorare in una fattoria.

Nel 2006, il presidente del MinerulCornel Resmerita, provò ad imbastire una trattativa molto complicata con il Jiul Petrosani. Il patron del club rumeno, il quale era sindaco di Lupeni, voleva cedere il suo portiere Cristian Balgradean e in cambio pretese la costruzione di un gasdotto da 200mila dollari nella sua città. Ma l'affare saltò.