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Sampdoria, Ferrero: “Guerra contro nemico inesorabile. Campionato deve finire qui. Porte chiuse? Un male al cuore…”

Ferrero (getty images)

"Come andremo allo stadio? Con le mascherine e vestiti da marziani?"

Redazione ITASportPress

Lungo intervento ai microfoni di Telenord da parte del presidente della SampdoriaMassimo Ferrero. Emergenza coronavirus, calcio e futuro tra gli argomenti trattati dal numero uno di Corte Lambruschini.

GENOVA - Un primo pensiero per la città di Genova e i suoi abitanti e tifosi: "Voglio salutare Genova, la città che 6 anni fa mi ha accolto con grande amore e calore. Io mi sono unito alla loro forza. Quando arrivai qui, ci fu il Bisagno, poi il Ponte Morandi e oggi ci troviamo davanti a una cosa molto più complessa che secondo me è una guerra contro qualcuno che non si vede ma che è inesorabile. Genova ha la fortuna di avere dei genovesi di grande spessore. Questo virus si combatte solo stando a casa. Potremo vincere solo aiutandoci uno con l'altro e potremo uscirne a testa alta soltanto con l'unità e la forza di aiutarsi. Questo virus ci ha detto che dobbiamo essere più buoni e generosi. Volevamo cambiare il mondo ma il virus ha cambiato noi e ci sta cambiando".

CAMPIONATO - "Se il campionato può ripartire? Il calcio è la vita, come faccio io ad andare a chiedere ad un ragazzo di ripartire? Cosa dobbiamo dirgli? Un ragazzo che corre in un campo sportivo e che ora non si è allenato. Potrebbe rompersi. Come faccio a vedere se questo ragazzo ha la testa giusta? Il calcio è anche un fatto mentale. Dobbiamo stare attenti agli infortuni. Organizziamoci per dire che questo campionato ormai deve finire qui. Lo dico col dolore perché io voglio ricominciare ma solo vedendo il mio stadio che è il più bello del mondo, con i miei tifosi che battono sui loro tamburi. Vuol dire che abbiamo sconfitto il coronavirus". E proprio sui tifosi e la possibilità di porte chiuse: "Io ho visto così Sampdoria-Verona e ho avuto un male al cuore a vedere questo silenzio, a non poter esultare. Come si fa ad andare allo stadio e vedere quella desolazione?. La partita senza tifo, ma che partita è? Ma quando vediamo questo derby, con tutti quei colori da una parte e dall'altra, con tutti che suonano, questo è il calcio, questo è lo spettacolo, questo è il mondo, questa è un'ora e mezzo di adrenalina pura. Ma una partita senza i tifosi, che cos'é? Mi auguro che ci sia un vaccino al più presto e che si possa ripartire con la vita. Come andremo allo stadio? Con le mascherine e vestiti da marziani? Facciamo attenzione. Pensiamo seriamente al dopo perchè è il futuro".