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Sarri: “Scudetto con Juventus non festeggiato. CR7 è una multinazionale”

Sarri (getty images)

L'ex mister e il suo passato bianconero

Redazione ITASportPress

Torna a parlare dopo tanto silenzio Maurizio Sarri. Il tecnico ora alla Lazio ha rilasciato una bella e lunga intervista ai microfoni di Sportitalia nella quale si è soffermato in modo particolare sull'esperienza alla Juventus, lo scudetto vinto ma non festeggiato e l'addio.

TRICOLORE - "Lo Scudetto con la Juve è stato dato per scontato all’esterno e purtroppo anche all’interno della stessa Juventus. Non lo abbiamo neanche festeggiato, ognuno è andato a cena per conto suo. Forse l’anno giusto per andare alla Juve era questo, visto che hanno festeggiato per il quarto posto", ha detto Sarri togliendosi qualche sassolino.

CR7 - "La gestione di Ronaldo non è semplice, è una multinazionale che ha degli interessi personali da abbinare a quelli della squadra. È una situazione sicuramente difficile da gestire. Sinceramente io mi ritengo più bravo a fare l'allenatore e non il gestore, è una cosa che non mi piace, mi annoia e mi diverto di più in campo". E sull'eventuale partenza del portoghese: "Dipende dalle esigenze della società, se deve risparmiare sul monte ingaggi devono fare un tipo di scelta. Secondo me meglio rinunciare a un giocatore che 5-6 con lo stesso risparmio".

DYBALA - "Per lui è stato un anno strano, pieno di infortuni. Ma lui è un fuoriclasse, il suo recupero è semplice con quella qualità. Io penso sia arrivato il momento di decidere: o si punta su di lui o lo si cede".

ADDIO - "A metà ottobre ho fatto una riunione con lo staff, chiedendo di fare una scelta. Andiamo dritto per la nostra strada e andiamo a casa tra 20-30 giorni o scendiamo a qualche compromesso, vinciamo il campionato sapendo che andiamo a casa lo stesso? Abbiamo scelto la seconda".

 Cristiano Ronaldo Sarri (getty images)
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