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Serie A

Aldo Serena: “Per lo scudetto corsa a due Napoli-Milan”

Milan Napoli
Il parere dell'ex attaccante di Torino e Juventus

Redazione ITASportPress

In un'intervista a Fanpage.it Aldo Serena, ex attaccante e ora opinionista tv nonché uno dei pochi che hanno vinto lo Scudetto con tre diverse società, commenta la corsa al tricolore, del momento della Nazionale e dei giovani italiani.

“Avrei potuto essere l’unico a vincere lo scudetto con quattro squadre diverse: col Torino nel 1985 arrivammo secondi e sciupammo diverse occasioni per portare a casa il titolo. Sono tra quei sei, e mi fa piacere, ma un po’ con rammarico.”

“Vedo un torneo molto incerto, con le favorite Inter e Juve in difficoltà, ma ci sono altre realtà che si stanno ritagliando uno spazio importante. Per la vittoria finale vedo bene Napoli, che per me è la candidata numero uno e il Milan, che nonostante qualche problemino continua ad essere lì. Credo che il duello possa essere questo ma Inter e Juventus non le vedo fuori dai giochi perché sarà una stagione molto particolare e non si sa come si ritroveranno le squadre a gennaio. Il lungo stop per il Mondiale condizionerà certamente.”

“Leao e Kvara sono due calciatori che fanno lo stesso ruolo ma in maniera diversa e condizionano molto le loro squadre. Kvara mi sembra meno legato all’umore rispetto a Leao, che è riuscito a crescere e prendersi il suo spazio. Il portoghese è stato bravo, anche grazie Pioli che gli ha permesso di migliorare, ha trovato anche lucidità sotto porta ed è devastante. Kvara è un calciatore d’altri tempi, direi degli anni ’70-’80, con il suo dribbling e le sue giocate che ti lasciano sul posto. È bello da vedere perché può andare su entrambi i piedi e ha quelle sterzate che i difensori hanno difficoltà nella lettura.”

Sulla Nazionale afferma: “Mancini sta provando a fare l’impossibile, cercando anche ragazzi in Serie B con delle prospettive. Prima era il contrario, perché bisognava dare le garanzie per poter vestire l’azzurro mentre ora appena c’è un lumicino il CT cerca subito di farlo crescere. Li convoca, li vuole conoscere e cerca di capire che impatto possono avere. Adesso c’è un ragazzo come Raspadori, che sta crescendo in maniera esponenziale, per come gioca oltre ai gol: può essere davvero un punto fermo di questa Nazionale.”

 

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