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Atalanta, De Luca: “I Percassi hanno fatto la storia. Oggi è da Champions se…”

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L'ex attaccante della Dea ha parlato a Itasportpress

Redazione ITASportPress

L'ex attaccante dell'Atalanta, Giuseppe De Luca, oggi al Catania in Serie D, ricorda ai microfoni di Itasportpress.it la sua esperienza in maglia nerazzurra.

In passato hai mai avuto occasioni di andare in una big?

"La big è stata l’Atalanta perchè ho coronato un sogno che avevo da bambino che era quello di giocare in Serie A. Ho avuto in squadra a Bergamo compagni importanti e per me è stato il massimo giocare in maglia nerazzurra, traguardo arrivato dopo tanti sacrifici. Non ho ricevuto l'aiuto di nessuno e ci tengo a sottolinearlo. Mi sono preso tante soddisfazioni e ringrazio la mia famiglia che mi ha supportato in tutto. Fare 5 gol in Serie A è straordinario e anche difficile da spiegare per me"

Oltre al calcio cosa c’è?

"Mi piace viaggiare e stare con gli amici ma anche con i miei compagni di squadra. Si vive più con loro che con la famiglia e spesso succede che oltre al calcio c'è poco nella vita di un giocatore. Io in passato ho avuto sempre un buon rapporto con tutti i compagni di squadra. Oltre al calcio adesso c'è il tennis ma soprattutto mio figlio che ha 10 anni e quando posso lo vado a trovare. Chiaramente mi piace stare con la famiglia".

Ha segnato in A in B e in C con diverse squadre. Scelga due gol

"Il più bello quello in Serie A al debutto con l'Atalanta, segnai alla Sampdoria. Fu un gol decisivo per il successo nerazzurro per 2-1. L’altro al San Paolo, oggi Maradona, contro il Napoli. Ma posso aggiungere un terzo gol?

Prego dica pure

"Ci metto anche un gol bellissimo in rovesciata contro il Bari in Coppa Italia. Rete splendida davvero"

Dei gol in A con la maglia dell’Atalanta quale ricorda con più emozione?

"Mi ripeto, il primo contro la Sampdoria al debutto che è valso tre punti per la Dea e per me un sogno e qualcosa di magico"

La Dea è prima in classifica, sorpreso?

"Non è una sorpresa assolutamente. E vi spiego il motivo: quando sono andato a Bergamo era arrivata da poco la famiglia Percassi  e avendoli conosciuti ha capito che alla lunga avrebbero fatto qualcosa di importante che sarebbe rimasto nella storia di questo splendido club. Senza ombra di dubbio possiamo dire che ci sono riusciti a portare la Dea ai massimi livelli. Meritano il meglio i Percassi e tutti i tifosi dell'Atalanta ai quali auguro altri 100 anni così belli. Questa società mi è stata vicina e mi ha fatto crescere. Mi hanno sempre rispettato e sono felice di aver vestito questa maglia e di aver esordito in A. L'Atalanta mi è entrata nel cuore e quando sono andato via da Bergamo ho pianto visto che si interrompeva un bellissimo rapporto con la gente. Sono felice che facciano cose straordinarie e li seguo sempre". 

Dove potrebbe arrivare secondo lei a fine stagione l'Atalanta?

"Sarà difficile vincere il campionato ma la squadra di Gasperini potrà dare fastidio a tante squadre. Io la metto tra le prime cinque e con qualche innesto a gennaio potrà giocarsela fino alla fine e magari tornare in Champions. Sarebbe un sogno. Forza Atalanta"

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