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IL PARERE

Napoli, De Laurentiis: “A chi importa di Europa e Conference League?”

De Laurentiis
Il parere del numero uno dei partenopei

Redazione ITASportPress

Parole forti quelle pronunciate dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis in una recente intervista a Radio 24. Il numero uno dei partenopei si è indirettamente accodato ai principali vertici del calcio che hanno più volte ammesso che il mondo del pallone meriti una rivoluzione, o quanto meno, una bella rinfrescata.

De Laurentiis a Radio 24: "Diritti tv? Melandri ha rovinato prima il cinema e poi il calcio"

"È la più grossa stronzata del mondo. Perché nessuno ha mai avuto il coraggio di dire come si è permessa la Melandri di limitare la produttività del calcio italiano con una legge di merda come quella che ci ha imposto? Se fai l'imprenditore devi combinare i fattori della produzione in totale libertà, non ci deve essere nessuna legge che mi limita, è anticostituzionale. La Melandri ha distrutto prima il cinema e poi il calcio, chi mi spiega perché i politici devono fare cose di cui non hanno scienza e conoscenza". Così il Presidente del SSC Napoli Aurelio De Laurentiis a Tutti convocati su Radio 24 sul prossimo bando dei diritti tv della Serie A di calcio.

De Laurentiis a Radio 24: "Superlega mai, ma a chi importa di Europa e Conference League?"

"Noi stiamo ancora alla Champions, alla Europa League e alla Conference, ma a chi interessa spendere dei soldi per portare la propria squadra a giocare la Conference? Mi terrorizzava addirittura fare l'Europa League". Sono le parole del Presidente del SSC Napoli Aurelio De Laurentiis, a Tutti convocati su Radio 24, sulla situazione economica del calcio europeo. "Nessuno si vuol rendere conto. Il problema è che non si fa mai luce sull’economia del calcio. Ci sta benissimo il merito e lo spirito della sportività, però poi dopo bisogna conciliare i fattori di produzione con le esigenze di un mercato. Se non ci sono i proventi da investire significa che questo calcio è morto, non funziona e chi lo comanda dall'alto non ha interesse a farlo lievitare. Perché non ha interesse? Perché così può si possono mantenere le proprie posizioni e rimpinguare le proprie tasche". L'idea sarebbe dunque una Superlega? "Giammai - risponde De Laurentiis a Radio 24 - lo dissi ad Agnelli, perchè la voleva fare per un gruppo di club che fossero un'élite e non è così. È sbagliato concedere alla UEFA di incassare 800 milioni che non si sa che fine debbano fare. Mettiamo dieci miliardi sul tavolo e facciamo un campionato europeo, ma senza quelle palline coi sorteggi sbagliati. Le prime sei di un campionato importante o la prima di un campionato minore devono giocare gare secche contro tutti, allora diventa un campionato europeo che mette dieci miliardi sul tavolo. L'abbonato delle piattaforme vuole vedere un calcio interessante".

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