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IL MISTER

Genoa, Gilardino: “Vogliamo fare bene. Retegui? Ecco come lo accendo…”

Genoa Gilardino
Il tecnico del Genoa verso la nuova stagione di A e la squadra a sua disposizione.
Redazione ITASportPress

Manca pochissimo alla nuova stagione di Serie A e il Genoadi Alberto Gilardino ha grande voglia di fare bene. A confermarlo è lo stesso mister a Telenord durante un'intervista a 360° su diversi temi.

Si parte dal mercato e la rosa che ancora necessita di alcuni accorgimenti: "Nella mia testa è tutto molto chiaro: in questo momento siamo un cantiere aperto, la verità è questa. Mancano 15 giorni alla fine del mercato, con la società ci confrontiamo quotidianamente perché sono il primo a volte a discutere su determinate situazioni, perché so cosa vuol dire giocare in Serie , so cosa comporta questo tipo di categoria".


E ancora: "Sappiamo che vanno inseriti dei giocatori con determinate caratteristiche, e la società lo sa. Questo è fondamentale e determinante per colmare il 'gap' per la categoria superiore, come ho sempre detto. Tuttavia i ragazzi che ho a disposizione si stanno dimostrando quelli che erano la scorsa stagione, mentre i nuovi elementi e quelli che sono rientrati da esperienze in altre squadre si stanno dimostrando dei grandi professionisti, vogliosi di iniziare questo campionato. Ma la realtà, ad oggi, è che noi dobbiamo pensare a raggiungere i 40 punti. Valuteremo settimana dopo settimana quello che riusciremo a fare. Ma la volontà è di fare bene naturalmente", ha detto il tecnico del Genoa Gilardino.

Come sempre, attorno alla piazza rossoblù c'è grande affetto e entusiasmo: "Sì, l'entusiasmo dei 27mila abbonati, il mio entusiasmo e quello del mio staff insieme a quello della squadra è tanto. Noi dobbiamo essere bravi a tramutarlo in energia positiva. E' questa la realtà, non bisogna distogliersi da un altro tipo di realtà".

Si passa poi ai nuovi arrivati ed in particolare a Mateo Retegui già protagonista in Coppa Italia con una doppietta: "Gli parlo in modo molto diretto, soprattutto a livello tattico. Poi è uno che ha già dentro quella fame e quella malizia. Basta accendergliela, qualche volta a settimana, e più ci si avvicina alla partita uno ha le sue sensazioni dentro di sé. Lo ho detto due settimane fa: bisogna lasciarlo sereno, farlo lavorare, oltretutto arriva da un campionato giocato".

Sull'arrivo di Messias e il possibile cambio modulo: "Il calcio ormai è in evoluzione e non mi piace parlare di moduli, se giochi a cinque e un quinto esce alto, per esempio, dietro devi lavorare a quattro. [...]. Quello che è certo è che quando hai giocatori di qualità, che ti saltano l’uomo, devi trovare il modulo giusto per esaltarli e farli giocare insieme".

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