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Esclusiva

Inter, Bordon: “Consegnare guanti a portieri italiani, Onana però è scelta giusta”

Portiere Inter
L'ex portiere nerazzurro ha parlato ai microfoni di Itasportpress

Redazione ITASportPress

Ivano Bordon fa parte stabilmente della storia dell'Inter. L'ex portiere nerazzurro soprannominato "pallottola" per l'esplosività che aveva tra i pali, ha vinto due Mondiali (più uno militare), due scudetti e tre Coppe Italia. Diciassette stagioni in nerazzurro (14 da professionista) per 388 presenze ufficiali all'Inter. Come ha riportato oggi il sito dell'Inter, il 71enne di Marghera è stato scelto dal mondo nerazzurro ed è il primo a entrare nella Hall of Fame del club nell'edizione 2022 del premio.

"Ringrazio tutti quelli che mi hanno votato. Al di là del mio valore come portiere questa è l'ennesima conferma dell'affetto di tutto il popolo interista nei miei confronti. Sono arrivato all'Inter da ragazzo, Invernizzi mi ha dato subito fiducia e ho provato subito a ripagarlo. E ho provato a farlo per tanti, tanti anni. Sono davvero orgoglioso di entrare nell'Hall of Fame, per me significa molto. L'Inter ha avuto sempre grandissimi portieri e sono orgoglioso di essere stato uno di questi, nella lunga storia nerazzurra. Il mio maestro è stato senza dubbio Lido Vieri, da lui ho appreso tantissimo, stile compreso. Ma in questo giorno così speciale per me voglio dedicare un pensiero a Mauro Bellugi: per me era un fratello".

Bordon debutta nel 1970, a partita in corso, in un derby. Il titolare è Lido Vieri, ma nel marzo 1971, nel momento più caldo della stagione, Bordon è chiamato a sostituirlo, causa una squalifica di diverse giornate. "Emozionato? Per nulla. So di giocarmi la carriera, ma la prima dote di un portiere è quella di non perdere la calma". Doti acrobatiche e riflessi pari a quelle del suo maestro Vieri, la stampa su Bordon va dritta: "Tetragono alle emozioni, freddo come una statua". Vince subito: nove presenze in quella stagione in rincorsa, coronata con l'undicesimo Scudetto.

portiere Inter

Intervista a Itasportpress - Bordon ai microfoni di Itasportpress.it ha parlato della stagione in corso dell'Inter e del portiere Onana. "La squadra nerazzurra potrebbe tornare in corsa per lo scudetto se alla ripresa del campionato batterà il Napoli. Dipende se i campani sono calati dopo la sosta o corrono come prima. Inzaghi penso debba giocarsi alcune carte in attacco. Il tecnico in attesa del ritorno di Lautaro ha provato la coppia Dzeko-Lukaku e non è male. Se l'Inter ritrova esplosività in avanti se la gioca con il Napoli. Conteranno anche gli episodi". Sul ballottaggio Handanovic-Onana, Bordon risponde così: "Samir mi ha ispirato sempre fiducia ma Inzaghi ha puntato giustamente su Onana che è un bravo portiere. Handanovic supporta anche il camerunense". Sul perchè i dirigenti delle big scelgono il portiere straniero Bordon esprime il suo pensiero: "La scuola italiana è sempre di alto livello e a parte le big in Serie A molte squadre hanno un estremo difensore non straniero. Non solo in porta io punterei sui calciatori italiani che farebbero crescere anche la nostra nazionale. L'Inter ha puntato adesso su Andrè Onana che ha buone qualità fisiche. Io penso che deve ancora adattarsi al campionato italiano. La pressione giocando con una big è più forte ma non deve essere un ostacolo. Io ho debuttato giovanissimo e se il portiere gioca ed ha la fiducia del club farà bene. Naturalmente bisogna avee un tantino di esperienza nelle coppe. Onana farà bene e lo vedo come portiere del futuro. Non è italiano ma penso che la scelta dell'Inter sia giusta".

Onana
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