Magari trascinati dai gol di Retegui…
“Sono curioso di vedere come impatterà sulla Serie A. Diciamo che il mercato che ha fatto la società mi sembra intelligente: senza chissà quali promesse eclatanti, con l’obiettivo salvezza che concilia sia il desiderio dei tifosi di mantenere la categoria, sia quello societario di fortificarsi negli anni e, magari, provare a alzare l’asticella l’anno prossimo. Saggio puntare sull’estro di Gilardino. Non è un caso che, da quando c’è lui, il Grifone ha cambiato marcia. Secondo me anche tutta la dirigenza è compatta su di lui e sulle sue scelte. Vogliono aprire un nuovo ciclo”.
Chi si gioca lo scudetto?
“Secondo me Napoli, Milan - che ha fatto un mercato pazzesco - Inter e, forse, Juve”.
“Forse” timidamente associato alla Juve per quali ragioni?
“Perché dipende da come i bianconeri stanno a livello fisico. Nell’ultima stagione non hanno mai avuto a disposizione Pogba, nettamente il calciatore più forte dell’organico. Ora come starà? E, se rientrerà, come rientrerà?”.
A proposito di organico Juve: è favorevole al sacrificio di Vlahovic per prendere Lukaku?
“Io tra i due terrei Vlahovic. È più giovane, ha più prospettiva e vale la pena puntarci. Secondo me Lukaku non andrà alla Juve. Non è partito nemmeno bene a livello di dichiarazioni. Insomma: per me non è affidabile”.
Il Napoli è competitivo anche senza Spalletti e Giuntoli?
“Sì, perché l’organico è rimasto lo stesso. E poi perché gli allenatori e i dirigenti passano, l’ossatura solida che ha creato il presidente De Laurentiis resta. Inoltre si sottovaluta un aspetto…”.
Prego.
“Ma siete davvero così convinti che Rudi Garcia sia l’ultimo arrivato? Stiamo parlando di un allenatore molto preparato. Per me il Napoli parte ancora favorita”.
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