Il dato segna un netto miglioramento rispetto al rosso di oltre 66 milioni di euro della passata stagione, nonché il primo risultato netto positivo dal 2006, anno nel quale il club era ancora sotto la gestione di Silvio Berlusconi. Il fatturato è stato valutato in 404,5 milioni di euro, facendo segnare anche in questo caso un salto in aventi evidente rispetto ai 297,6 milioni dell’esercizio chiuso il 30 giugno 2022. In aumento anche i costi, che si attestano a quota 389,6 milioni contro i 352,6 milioni del 2020-‘21). Buona parte del “merito” è del cammino compiuto in Champions League dalla squadra di Stefano Pioli nella scorsa stagione, fermatosi in semifinale contro l'Inter.
Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2023 è positivo per 177,219 milioni di euro, in sensibile incremento rispetto ai 131,230 milioni del 30 giugno 2022, "per effetto dei versamenti in conto futuro aumento di capitale sociale per complessivi 40 milioni di Euro effettuati dal socio di maggioranza e dell’utile consolidato di esercizio pari a 6,1 milioni di Euro".
Sul fronte debiti l’indebitamento netto positivo è pari a 10,8 milioni, in significativo miglioramento rispetto all’indebitamento netto negativo di 28,4 dell’esercizio 2021-’22.
Palpabile la soddisfazione del presidente Paolo Scaroni, che al termine del CdA ha ribadito l'importanza della partecipazione alla Champions: "Siamo molto soddisfatti, quando sono diventato presidente del Milan avevamo ricavi inferiori a 200 milioni, ora siamo riusciti a raddoppiare. I risultati in Champions hanno generato una quota importantissima di ricavi. Questo per ribadire quanto partecipare a questa competizione ogni anno sia importante per fare quadrare i conti e nutrire i nostri fans nel mondo".
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