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Milan, ma chi è il vero proprietario? Sollevati dei dubbi

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Dopo Elliott chi comanda al Milan?

Redazione ITASportPress

Il Milan campione d'Italia in carica e attuale vice capolista in condominio con la Juventus fa discutere ma non tanto per l'andamento in campionato ma per vicende societarie. "È davvero Gerald “Gerry” Cardinale il proprietario del Milan dopo l’operazione con il fondo Elliott? È questa la domanda che il Corriere della Sera, nelle pagine del settimanale “L’Economia del Corriere della Sera”, prova a rispondere. In un labirinto che da Milano porta fino al Delaware (USA) passando per l’Olanda.

Come riporta calcioefinanza.it. il tema riguarda i documenti che sono stati consegnati alle banche per adempiere agli obblighi antiriciclaggio. Nelle carte degli uffici interni dei legali del Milan hanno dovuto verificare e identificare i titolari effettivi, ricomponendo tutta la catena di controllo: interpellando i legali olandesi di RedBird, la conclusione è stata che «nessuna persona fisica in ultima istanza – si legge nelle carte interne – ha più del 10% del club e dunque nessuno controlla il Milan». Per questo sono stati indicati titolari effettivi, con il criterio residuale, i tre amministratori con poteri di rappresentanza legale: il presidente Paolo Scaroni, l’amministratore delegato Giorgio Furlani (e prima Ivan Gazidis) e il consigliere Gerry Cardinale. Fonti vicine a RedBird spiegano che il quadro, tuttavia, riporta a Cardinale come titolare effettivo.

Nella catena di controllo, sopra ACM Bidco e ACM Intermediate Holding (le due holding più in basso nell’operazione, come spiegato da Calcio e Finanza nei mesi scorsi), si risale fino alla holding RBFC Aggregator, la cui proprietà è divisa tra «Fund IV Investors» con il 42,6%, Rbfc AIV con il 10,9% e una Limited Partners con il 46,1%. Secondo il Corriere della Sera, le prime due farebbero riferimento a Cardinale, mentre non ci sono certezze sull’effettivo controllo del 46,1% restante.

Il tutto all’interno di una operazione in cui Elliott ha garantito un vendor loan da 600 milioni a RedBird al 7% di interesse, che costa 115mila euro al giorno al fondo guidato da Cardinale: una cifra cioè pari a circa 42 milioni di euro annui.

Sulla catena di controllo, va detto che la situazione in operazioni di questo tipo è complessa: basti pensare, ad esempio, al caso Juventus e John Elkann, che risalendo all’ultima holding avrebbe, di fatto, circa il 6/7% di controllo sul club bianconero, ma essendo il maggior azionista della Giovanni Agnelli BV e a sua volta di Exor risulta di fatto averne il controllo.

Insomma la vicenda si presta a diverse valutazioni sul piano strettamente finanziario. Chi sarà il vero proprietario del Milan comunque lo si capirà presto. O almeno si spera.

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