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Novellino: “Atalanta perso equilibri. Vlahovic flop? Colpa della Juventus”

Juventus Vlahovic
L'opinione di Novellino

Redazione ITASportPress

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Walter Novellino, ex calciatore, tra le altre, del Milan ed ex allenatore del Napoli.

Quale avversaria preferirebbe per il Napoli?

“Per interesse credo sia meglio incontrare una squadra straniera, piuttosto che un’italiana. Mi piacerebbe, infatti, che le squadre italiane andassero tutte avanti, per confermare l’appetibilità di un campionato che giova della grande stagione del Napoli. C’è la possibilità per le italiane di arrivare in fondo. Il Milan ha fatto una grande partita su un campo difficilissimo. Anche l’Inter ha fornito una grande prestazione all’andata, e dovrà confermarsi in Portogallo”

Che sfida sarà tra Napoli ed Atalanta?

“In questo momento è più facile incontrare l’Atalanta. I bergamaschi, pur offrendo un grande calcio, hanno perso un po’ di equilibri nell’ultimo mese. Soprattutto soffrono l’uno contro uno, fondamentale in cui i partenopei sanno farsi apprezzare. Il Napoli dovrà rifarsi della sconfitta contro la Lazio, e potrebbe dunque approfittare del particolare momento nerazzurro”

Il più grande problema della Juve di oggi è Vlahovic?

“Secondo me no. Ritengo che sia la squadra a non mettere in condizione il serbo di esprimersi al meglio. Vlahovic, difatti, predilige l’attacco della profondità, seppure i bianconeri la ricerchino con rarità. Manca l’equilibrio necessario. Anche contro la Roma, infatti, Vlahovic veniva molto spesso incontro, pur attaccando poco la profondità. È’ un giocatore che mi piace molto, capace di fare sempre la differenza”

Nella ripresa del Milan quanto è stato importante inserire un difensore in più e rimanere coerenti nello sviluppo del gioco?

“Il Milan ha attraversato un periodo di crisi, ma con il nuovo modulo è una squadra in ripresa che non disdegna le proprie idee di gioco. Tuttavia, inserire un uomo in più in difesa garantisce maggiore sicurezza. Mi è capitato, difatti, di ricorrere alla difesa a tre in carriera proprio a tal fine. Mettere un uomo in più permette maggiore serenità, ma anche un uomo in più in costruzione. Il Milan si sta ritrovando, e soprattutto sta recuperando serenità e condizione fisica, deficitaria dopo il Mondiale qatariota”

Chiavi tattiche della gara tra bergamaschi e partenopei?

“Molto dipenderà dal movimento negli spazi e soprattutto dall’uno contro uno, aspetto che i bergamaschi soffrono particolarmente. Bisognerà prestare attenzione anche ad alcune soluzioni, come l’attacco della profondità di Osimhen e gli inserimenti di Zielinski. Il polacco potrebbe essere il giocatore che creerà maggiori problemi ai nerazzurri”

L’assenza di Mario Rui ha pesato, è un giocatore chiave per gli azzurri?

“Lo ricordo ai tempi de Gubbio, è un giocatore che a me piace molto. Gode di una notevole esperienza, ed ha qualità importanti in fase di inserimento, e soprattutto nel palleggio”

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