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Serie A

Orrico: “Allegri allenatore post-terremoto, l’emergenza è il suo pane”

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L'opinione dell'ex allenatore

Redazione ITASportPress

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Corrado Orrico, ex allenatore dell'Inter ed opinionista Sky.

Ritorno della Serie A: cosa bisogna aspettarsi da questo campionato? "Ci saranno degli aggiustamenti. Più gli allenatori saranno capaci di trovare soluzioni ai problemi i quali emergeranno, più sarà determinante il loro operato. Attraverso il comportamento delle squadre, conosceremo la bravura dei diversi tecnici in base alle varie problematiche. Ci sarà qualche illusione di recupero delle milanesi e della Juve, ma i valori dimostrati dal Napoli nella prima parte di stagione si riveleranno veritieri e di prim'ordine. Spalletti ha dimostrato di saper organizzare la squadra con principi geometrici di livello, è uno spettacolo in campo. I risultati delle amichevoli sono stati differenti, positivi ed infelici, ma la squadra doveva smaltire la preparazione atletica del tecnico. Il Napoli, inoltre, dispone di due grandi talenti, Osimhen e Kvara, calciatori eccezionali. Se dovesse andare avanti così, il club vincerà lo scudetto con un margine importante sulla seconda in classifica".

Considerate le vicende extra-calcistiche, quanto lavoro ha dovuto svolgere Allegri in questo periodo? "È un allenatore da post-terremoto. Si esalta al meglio nelle situazioni complicate, l'emergenza è il suo pane. Pertanto, farà bene e svolgerà un ottimo operato. Giocherà qualche campione in meno e qualche giovane in più, ma saprà offrire alla squadra un impianto logico. L'emergenza c'è, e, nonostante la rivoluzione in casa bianconera, Max terrà in piedi la rosa, soprattutto in questo periodo complicato".

Autogol della Juve far parlare Moggi in questo periodo delicato? "In casa bianconera c'è un vuoto di potere. Nonostante gli scudetti conquistati, la grande Juve, la quale aveva una condotta impeccabile, era straordinaria ed attualmente è lontana. Ma poi quando ci si getta nel fango, ci si sporca facilmente i piedi...". Parere sulla personalità di De Laurentiis e sul suo operato? "Non mi è simpatico, ma riconosco una professionalità di prim'ordine. Per serenità di impegni, per conti e per situazioni tecniche relative al mercato e all'organizzazione del club, Aurelio ha dimostrato negli anni di essere fantastico. Ha sempre ingaggiato grandi colpi come Lavezzi, Cavani e Quagliarella, se dovessi assegnargli un voto, sarebbe un 9".

L'Inter di fronte ha un nuovo caso? "Il nuovo caso nerazzurro si trova in panchina e si chiama Inzaghi. Alla Lazio c'era Tare, il quale scuoteva spesso lo spogliatoio nei momenti di difficoltà, aiutando così Simone. All'Inter, invece, è approdato il fratello minore di Tare... È bravo per portamento ed eleganza, ma gli manca la capacità di gestire alcuni fenomeni e il resto del gruppo nerazzurro, probabilmente non ha le 'palle dure'".

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